Orsogna. Un “porto” sicuro, una scuola di vita e una figura di riferimento solida: furono questo per decenni la Parrocchia di San Nicola, l’Azione Cattolica di Orsogna e Don Vincenzo Camplone, vice-parroco e poi parroco per quasi cinquant’anni, dalla Seconda Guerra Mondiale fino alla morte avvenuta nel 1990.
Per ricordare una lunga storia che ha fatto parte delle vite della maggior parte degli orsognesi, e che tuttora continua, i suoi protagonisti hanno deciso di organizzare per domani, sabato 5 dicembre 2015, un grande raduno che comincerà in piazza Mazzini, alle ore 14.30.
Da lì si andrà tutti insieme al Cimitero di via Ortonese per rendere omaggio alla tomba di Don Vincenzo, tutti con un fiore o un cero votivo. Accanto alla tomba il sindaco di Orsogna, Fabrizio Montepara, a nome dell’intera comunità scoprirà una lapide in ferro battuto, realizzata da Raffaele Sacramone, che raffigura un tavolo da ping pong, una racchetta e una pallina, per celebrare una delle innovazioni che Don Vincenzo portò in Parrocchia, insieme al biliardino, per favorire l’aggregazione dei ragazzi.
Alle ore 15.15 è prevista la visita ai locali storici dell’Azione Cattolica, nella sala delle adunanze che vide passare migliaia di giovani, dove saranno scattate delle foto ricordo.
Alle ore 15.30 ci sarà l’emozionante incontro con il padre passionista Francesco Cordeschi, il quale di domenica si recava a Orsogna, dall’Abbazia di San Giovanni in Venere, per organizzare insieme ai giovani momenti di religiosa e strepitosa allegria. Padre Francesco parlerà degli insegnamenti dell’Azione Cattolica “nel percorso della nostra esperienza di vita” per poi celebrare la Santa Messa alle ore 18.30.
La giornata non potrà che concludersi con una cena, dalle ore 20, all’Hotel ristorante Altamira di Orsogna, con musica dal vivo degli anni …anta!
“Don Vincenzo fu maestro di religione e di vita – ricorda il sindaco Montepara -, un personaggio buono quanto serio e incrollabile che seppe dare certezze e un aiuto costante e concreto all’intera comunità. La Parrocchia ha rappresentato ed è ancora oggi un luogo di formazione per tantissimi ragazzi, molti dei quali hanno poi ricoperto ruoli importanti nella società. A nome di tutti sento di dire grazie a Don Vincenzo Camplone e un grazie all’Azione Cattolica”.