Diversi gli argomenti sviluppati, incentrati sul cibo e sulle connessioni nascoste che questo semplice e quotidiano atto presenta: dal rispetto per l’ambiente alla sovranità alimentare, dall’attenzione per la memoria gastronomica locale alla tutela della biodiversità, della salute e del paesaggio. Il dibattito ha permesso di individuare i rischi e le contraddizioni di un’agricoltura industriale e le manipolazioni che il mercato compirebbe ai danni dei cibi. Toccati, inoltre, temi d’attualità come la normativa europea sulla pesca e la battaglia per il bene comune dell’acqua.
“È importante promuovere una agricoltura di prossimità, difendere i mercati dei prodotti locali che sanno offrire qualità, freschezza e bontà” ha commentato a riguardo Il Cittadino Governante. Non a caso la stessa Scaffidi ha ribadito quanto sia decisiva la consapevolezza di tutti, a partire dai politici, delle questioni trattate e quanto sia vitale trasmettere ai bambini il valore del prendersi cura della terra e dei saperi legati al cibo, tramite iniziative che possano coinvolgere i più piccoli nei processi della produzione e della trasformazione della natura in cibo, che, così facendo, diventa un elemento oltre che materiale anche e soprattutto culturale.