Un progetto che coinvolge scuole, Forze dell’Ordine e la Asl per promuovere la cultura del rispetto e della prevenzione contro ogni forma di spaccio e di bullismo tra gli studenti. Torna, rinnovato nel look e con qualche novità, il progetto “…il più forte sono io!” l’iniziativa dalla Prefettura di Teramo che è stata presentata ieri ai docenti e ai dirigenti scolastici.
Tra le novità della nuova edizione, un numero minore delle scuole partecipanti, 10 rispetto alle 18 dello scorso anno scolastico, e una maggiore offerta informativa/formativa per gli insegnanti, con degli incontri in Prefettura sui vari aspetti afferenti le fenomenologie trattate.
Inoltre saranno coinvolte anche alcune classi delle scuole elementari e sarà introdotto anche il progetto “Gaia”, sostenuto dall’Unesco e finanziato dal Miur e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, riservato ai docenti ed a tre classi campione, per promuovere un tipo di insegnamento e di apprendimento basato su metodi partecipativi che motivano la responsabilizzazione degli studenti a cambiare i loro comportamenti e ad agire con rispetto per il prossimo e per lo sviluppo sostenibile.
La formula resterà quella degli incontri del team con gli studenti delle scuole aderenti al progetto, per sensibilizzarli all’uso del numero unico nazionale 43002, per segnalare gravi casi di bullismo e di spaccio. Inoltre ci sarà sempre il Concorso che premierà i migliori lavori (sezione video e sezione slogans) realizzati dai ragazzi a conclusione delle attività.
E da quest’anno il logo del progetto sarà costituito dalla “manobullismo”, realizzata dall’alunno Devjid Bregasi, della classe Grafica e Comunicazione dell’Istituto di Istruzione Superiore Statale “Vincenzo Moretti” di Roseto degli Abruzzi, al quale, l’anno scorso la giuria ha conferito all’unanimità il premio ex aequo della “Sezione slogans” per “la originale creatività, l’immediatezza e la straordinaria efficacia della comunicazione grafica, la capacità di analisi e di sintesi…”.
“Quest’anno”, ha detto il Prefetto Valter Crudo, “saranno favorite le scuole davvero motivate e pronte a svolgere, nel proprio ambito e con modalità interdisciplinari, attività di sensibilizzazione degli studenti nonché iniziative rivolte ai genitori, altri protagonismi essenziali per il contenimento delle problematiche trattate dal progetto”.