Ricercatore e docente universitario, prima a Firenze e poi a Macerata, dove iniziò una attività di studioso in gran parte dedicata alle carte dannunziane di cui divenne presto il più attento esploratore.
A partire dai lavori sull’ Intermezzo del 1974 e Le novelle della Pescara del 1975 fino al monumentale Esercizi dannunziani, Ciani è stato l’innovatore di una accuratezza filologica sconosciuta in precedenza agli interpreti del poeta pescarese.
Nel Centro Studi dannunziani, aveva segnato ogni percorso con estremo rigore scientifico e intelligente apertura ai giovani studiosi, oltre ai suoi interventi nei numerosi convegni di studi, ai vari documentari e cataloghi di mostre.
Sugli altri versanti della storia letteraria si è occupato anche di Metastasio, Monti, Carducci, Ungaretti, Saba, Serra, Brancati e negli ultimi anni della sua vita dell’incidenza di Ovidio nella storia della letteratura italiana.
Venerdì 14 maggio la sua figura e la sua opera saranno ricordate da Edoardo Tiboni, Franco Farias, Simona Costa preside all’Università di Roma 3, mentre Gian Piero Consoli illustrerà il saggio che Ciani pubblicò nel 1998 con il Centro Studi “Fotogrammi dannunziani”, frutto di una ricerca intorno al rapporto di d’Annunzio con il cinema che fa parte di quella più ampia sul vicendevole rapporto intrattenuto con lui da scrittori e artisti contemporanei.
Sonia Zavatta e Gabriele Ribichini leggeranno testi da “D’Annunzio e Pescara” di Ivanos Ciani del quale sarà proiettato il capolavoro “Con D’Annunzio in Grecia”, documentario dello studioso fiorentino, che ha profuso il suo impegno anche in una serie di opere che ora verranno riproposte al Mediamuseum in una rassegna organica che si terrà dal 14 maggio all’8 giugno, alle 18.30, con ingresso libero.
Nel contempo, sarà allestita una mostra con tutte le pubblicazioni di Ivanos Ciani con il Centro nazionale di Studi dannunziani.