Roseto degli Abruzzi. Apparentemente quella dei giorni scorsi sembrava essere una delle consuete vigilie, fatte di attesa e curiosità, per la presentazione di un libro all’interno di una piccola libreria rosetana (La Cura – Libri & altre carte) non nuova ad iniziative simili.
Questa volta le cose stanno andando diversamente. Perchè l’autrice ospite dell’appuntamento odierno delle ore 19 non è una persona qualsiasi. ‘Lascia che il mare entri’ è infatti l’ultimo romanzo di Barbara Balzerani, nota come ‘La primula rossa’, una delle dirigenti simbolo delle Brigate Rosse, artefice del rapimento di Aldo Moro oltre che di una serie di omicidi. Dopo essere stata arrestata nel 1985 e condannata a sei ergastoli, seppur mai completamente pentita delle sue azioni, è tornata definitivamente in libertà nel 2011.
La presenza a Roseto della nota brigatista ha mandato su tutte le furie una serie di persone, che hanno espresso il proprio dissenso sui social network e sui quotidiani locali (al riguardo si è espresso negativamente anche il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini).
A difesa di chi ha organizzato l’evento, c’è chi ha cercato di evidenziare che si tratta di un incontro culturale che può aiutare a capire, attraverso la letteratura, uno dei periodi più drammatici e oscuri della storia italiana ed un’occasione per nutrire il proprio spirito critico.
Ma in tanti hanno invitato a boicottare l’evento, ritenendo impossibile distinguere la ‘scrittrice’ Barbara Balzerani dall”assassina mai pentita’ Barbara Balzerani.
Difficile affermare con certezza chi abbia ragione e chi torto. Per fortuna ognuno di noi è libero di scegliere quale sia la linea più corretta da seguire.