Scanno. Saranno il Mediterraneo come mare di speranza, ripercorrendo i viaggi di Paolo di Tarso descritti dal candidato per il Nobel alla Letteratura, Pierfranco Bruni, e la tutela dell’ambiente come diritto umano affrontata da Amedeo Postiglione, Presidente Aggiunto Onorario della Corte di Cassazione, ad aprire sabato 19 settembre la XLII edizione del Premio Scanno.
L’auditorium Guido Calogero di Scanno ospiterà sabato mattina, a partire dalle 10, la presentazione di due libri: “L’altare della speranza. Paolo di Tarso, i linguaggi e la parola nella fede del viaggio” di Pierfranco Bruni e “Ambiente, giustizia e pace” di Amedeo Postiglione.
Sabato, alle 10, toccherà a Pierfranco Bruni, candidato al Nobel per la Letteratura con il romanzo “La pietra d’Oriente” e membro di giuria della sezione Antropologia culturale e Tradizioni popolari del Premio Scanno, presentare il suo libro che traccia la figura di Paolo come l’Apostolo del Mediterraneo, in un viaggio tra Oriente e Occidente nel nome della fede. E sulle rotte del Mediterraneo, mare oggi troppo spesso caratterizzato dal dolore e tinto di rosso dalle ferite dei popoli che sognano la speranza, che per Bruni le civiltà possono ancora parlarsi e incontrarsi, perché l’antropologia del sempre è nello scavo delle esistenze. Alla Presentazione de “L’altare della speranza. Paolo di Tarso, i linguaggi e la parola nella fede del viaggio” parteciperanno anche il direttore de Il Cerchio, Giulio Rolando, e Francesco D’Episcopo, già docente di Letteratura italiana all’Università Federico II di Napoli, che sabato pomeriggio riceverà il premio speciale della XLII edizione dello Scanno.
Seguirà poi, alle 11, la presentazione del volume “Ambiente, giustizia e pace” di Amedeo Postiglione, Vicepresidente del Forum Europeo dei Giudici per l’Ambiente, Fondatore e Direttore della Fondazione Icef (International Court of the Environment Foundation), che sarà presentato da Paolo Dell’Anno e da Gianfranco Amendola, magistrato esperto in normativa ambientale, consulente della Commissione interparlamentare di indagine sul ciclo dei rifiuti, Procuratore della Repubblica di Civitavecchia e titolare di inchieste famose: da quella sull’inquinamento atmosferico del centro storico di Roma, che portò alla prima fascia blu, a quella sulla gratuità dell’accesso al mare e su Radio Vaticana per inquinamento elettromagnetico. Postiglione in questo libro intende favorire una riflessione su pace, sviluppo e ambiente, considerati come doveri e diritti umani e come beni comuni universali. Il titolo del volume richiama il concetto di giustizia e le riflessioni svolte propugnano una Polizia internazionale dell’Onu ed una Corte internazionale per l’ambiente quali strumenti necessari per la gestione dei nuovi conflitti.
Alle 12, sarà invece inaugurata la mostra fotografica “Dalla Resistenza all’11 settembre”, in cui saranno proiettati anche i video dei momenti clou della giornalista Oriana Fallaci. L’evento sarà coordinato da Enrico Pianetta, già segretario della Commissione Esteri della Camera e presidente della Commissione dei diritti umani del Senato, mentre vestiranno il ruolo di relatori: il professor Paolo De Nardis, l’assessore all’Economia della Regione Lombardia Massimo Garavaglia e Edoardo Perazzi Fallaci, curatore dell’Archivio Oriana Fallaci e nipote della giornalista fiorentina.
Nell’attesa di conoscere, sabato pomeriggio, a partire dalle 17, i vincitori delle dieci sezioni della XLII edizione del Premio Scanno, si aggiudicano in quattro il Premio Speciale Scanno: la fotografa che vive a Bari Yvonne Cernò, passata dalla ritrattistica alla fotografia di strada, per il libro “Amabiki Click” e per la capacità di interpretare il mondo con il suo obiettivo; il professor Kamal Abdulla, uno dei più importanti intellettuali azerbaigiani, per il suo ultimo libro “Il manoscritto incompleto”, la scoperta di un misterioso manoscritto dimenticato da secoli che porta il protagonista all’interno dell’epopea di Dede Korkut, l’Omero delle antiche tribù turche; il professor Francesco D’Episcopo, già docente di Letteratura italiana all’Università Federico II di Napoli, per la sua brillante carriera accademica; e gli sceneggiatori e autori televisivi Biagio Proietti, firma della serie tv “Come un uragano”, regista di “Chewingum” e membro del Consiglio di gestione della Siae, e Maurizio Gianotti, autore di “Unomattina”, “Forum” e attualmente della “Vita in diretta”, per il loro libro “Il segno del telecomando: dallo sceneggiato alla fiction”, edito da Rai Eri e distribuito da Mondadori.