E’ stato Massimo Toschi, esperto in cooperazione internazionale l’ospite odierno della Tendopoli di San Gabriele, il tradizionale appuntamento giovanile in programma fino a domani al Santuario di Isola del Gran Sasso, organizzato dai Padri passionisti.
Per l’ambasciatore di pace, che ha saputo fare della sua disbilità uno strumento per arrivare alle ferite dell’uomo, punto di svolta della sua vita, come ha raccontato ai tendopolisti, è stato un viaggio a Lourdes fatto nel periodo dell’adolescenza che lo ha messo in contatto con il dolore degli altri, facendolo uscire da sé e aprendolo alle necessità degli altri.
E, rivolgendosi ai ragazzi, ha ricordato come “non esistono famiglie perfette, esistono spesso famiglie ferite e malate”, invitandoli a “fare un viaggio tra le vostre ferite”. Ha poi raccontato del suo incontro con Piera che sarebbe diventata sua moglie, della nascita della figlia Sara, delle numerose esperienze che li hanno portati nei paesi di guerra, della morte della compagna a causa di una malattia. alle ossa.
“Ragazzi,” ha detto Toschi, “era impossibile che un disabile si sposasse e che andasse in giro per il mondo per la pace. E invece nulla è impossibile a Dio. Dio opera in questo spazi. Siamo chiamati a vivere sulle frontiere dell’impossibile. Riflettete sul vostro sguardo verso l’altro, verso un disabile. Potrebbe essere che il Signore bussa alla vostra porta e potrebbe essere l’inizio di un cammino straordinario”.
E parlando delle famiglie ha aggiunto, “le nostre famiglie sono molto sgangherate, ma il Signore ci chiama a guarirle. Io e mia moglie abbiamo pregato tanto. Il Signore ci ha chiesto molto, a volte troppo. Ma la forza della nostra vita è stata l’obbedienza e il silenzio. Oggi questo spazio viene molto ridotto. Ma senza questo spazio non si vive”.
E come consiglio ha suggerito ai ragazzi di “accettare la sfida dei poveri e dei disabili, considerandoli un dono speciale di Dio. “Uscite da voi stessi”, ha detto, “e apritevi all’altro, perché se non lo conosciamo ci ripieghiamo nell’egoismo. Quando pensate alle vostre ferite e alle vostre malattie guardate i poveri. I poveri ci permettono di capire meglio le nostre fatiche e le nostre difficoltà. Mettete al centro della vostra vita il disabile, il malato, l’affamato, l’assetato, il senzatetto, il più piccolo e troverete Dio”.
In serata è previsto un momento di approfondimento del proprio cammino spirituale attraverso il silenzio ed il deserto cui si accompagnerà la festa della riconciliazione, mentre domani, per la chiusura della Tendopoli, dopo la marcia Isola-San Gabriele, ci sarà la messa presieduta da Mons. Edoardo Menichelli alla quale è prevista anche la partecipazione del Governatore Luciano D’Alfonso.