L’Aquila. Carla Fracci, nome simbolo della danza italiana, insieme a I Solisti Aquilani chiudono la quarta edizione de I Cantieri dell’Immaginario, che si è svolta a L’Aquila dall’11 luglio al 13 agosto.
Oltre 11mila le presenze registrate quest’anno nel corso delle 24 serate di programmazione. Trentadue il numero degli spettacoli, 24 le compagnie e i complessi ospitati, 324 gli artisti impegnati in scena e 101 i giovani partecipanti ai laboratori, che come ogni anno rappresentano una delle peculiarità del festival.
Cifre che l’assessore alla cultura Betty Leone e il direttore artistico Antonio Massena hanno commentato con soddisfazione, tracciando un bilancio della quarta edizione:
“La forte presenza di pubblico a tutti gli spettacoli, per un mese di programmazione, ci conferma l’importanza che gli spettatori assegnano a questo festival, a testimonianza di come l’evento sia ormai consolidato e apprezzato- ha commentato l’assessora Leone- L’edizione di quest’anno ha dovuto fare i conti con un budget ridotto, per via del mancato finanziamento del Ministero. L’Amministrazione ha fatto fronte con proprie risorse, circa 150mila euro del proprio bilancio, perché crede nella bontà del progetto.
La qualità del festival non è stata intaccata, abbiamo ospitato nomi ed eventi di richiamo nazionale e la risposta del pubblico è stata entusiasta. Qualche istituzione ha dovuto rimodulare la propria proposta e abbiamo ridotto i costi, il numero delle location e le spese vive relative all’organizzazione del festival.
Soprattutto- ha concluso l’assessora- non è stato intaccato lo spirito de I Cantieri dell’Immaginario, una manifestazione che mette in rete le istituzioni culturali della città, proponendo un cartellone unico di eventi. Un esempio e un modello da seguire, a cui anche la Regione Abruzzo dovrebbe ispirarsi. Il successo di pubblico ci dà lo sprone a proseguire per gli anni successivi, anche se con una formula diversa da quella proposta finora”.
“Rimodulare il progetto iniziale presentato al Ministero è stato complesso- ha aggiunto Antonio Massena- ma senza dubbio siamo riusciti a proporre al pubblico spettacoli e produzioni di qualità. Le piazze piene ogni sera ci confermano che il festival è apprezzato e convince. Il Ministero ha comunque fatto la sua parte, finanziando il progetto Expo e il Territorio, con cui abbiamo potuto realizzare la rassegna Framment/azioni, a Palazzo Ardinghelli, uno dei tesori che il pubblico ha potuto riscoprire grazie a I Cantieri dell’Immaginario.
La produzione artistica ha potuto contare su eventi multidisciplinari e di grande spessore, come il Faust e l’Historire du Soldat, la danza contemporanea di e.Motion, le proposte teatrali di Arti e Spettacolo, di TeatroZeta con la rilettura di Sheakespeare, del TSA con una rassegna di nove spettacoli.
Poi la musica della Barattelli, che ci ha regalato forti emozioni tra l’altro con la taranta salentina e la Sinfonica Abruzzese, che non ha interrotto la programmazione, nonostante le note difficoltà. Non sono mancati i nomi di richiamo, come Enrico Montesano e Carla Fracci”.