Insieme ad azioni di controllo ed ispezioni del flusso migratorio l’amministrazione comunale, tramite l’assessore all’immigrazione Annapaola Mazzone, ha disposto l’apertura e il potenziamento dello Sportello Immigrati, un ufficio informativo, orientativo e di assistenza per gli immigrati al fine di favorire l’integrazione dei nuovi cittadini.
L’iniziativa è stata presentata oggi dall’assessore Mazzone nel corso di una conferenza stampa alla presenza dell’assessore regionale Paolo Gatti, il sindaco Gaetano Vallescura e l’assessore alla politiche sociali Fabrizio Valloscura.
Le attività svolte sono quelle di sportello informativo, supporto al segretariato e al servizio sociale, sostegno al servizio di pronta accoglienza e orientamento al lavoro e formazione. Il nuovo servizio, che si trova nel Centro Minori di Via Parma ed è aperto il mercoledì, venerdì e sabato, partecipa attivamente ai gruppi di lavoro del Consiglio Territoriale per l’immigrazione presso la prefettura di Teramo, lavora in collaborazione con la Questura di Teramo, progetta e propone iniziative autonome o in collaborazione con altri soggetti di tipo interculturale, partecipa alla progettazione del Piano Sociale di Zona per interventi nel settore immigrazione, promuove e coordina ricerche di settore sul fenomeno migratorio. Lo Sportello Immigrati è anche un servizio ulteriore dedicato ai cittadini italiani e stranieri, agli uffici dell’amministrazione comunale, agli operatori del settore pubblico o privato che si trovano a confrontarsi con le problematiche connesse al fenomeno della immigrazione e a tutti coloro che siano interessati al tema.
L’apertura di questo servizio per gli immigrati è stato possibile grazie a fondi provenienti dal Piano Sociale del comune di Silvi e sostenuto dall’assessore regionale alle politiche sociali Paolo Gatti. Con tale iniziativa “Silvi dimostra di essere una città importante”, ha detto Gatti, “e questo servizio è un’iniziativa intelligente cui la regione Abruzzo ha voluto dare il suo sostegno. Meglio puntare sull’integrazione che sulla repressione”.