Pescara. Si è conclusa domenica sera all’Aurum la settima edizione del Festival del documentario d’Abruzzo – Premio Internazionale Emilio Lopez, con la serata dedicata alla premiazione dei vincitori.
Il Festival, organizzato dall’A.C.M.A. – Associazione Cinematografica Multimediale Abruzzese, è giunto quest’anno alla settima edizione. La manifestazione si propone di valorizzare e promuovere la diffusione, la conoscenza e la fruizione del cinema documentario sia italiano che internazionale e quest’anno ha registrato la partecipazione di 116 opere, di cui 51 provenienti da Paesi di tutto il mondo.
Due le giurie che hanno deciso i riconoscimenti ai vincitori durante la cerimonia di premiazione, condotta da Mila Cantagallo: una giuria per i documentari in ambito internazionale, formata da Heidi Gronauer, Pier Paolo Giarolo e Mario Aurelio Di Gregorio; una giuria per i documentari del panorama Italiano, formata da Sergio Sozzo, Antonia Mascioli e Paolo Di Vincenzo.
Sono risultati vincitori
Per il concorso Abruzzodoc, la sezione dedicata ai documentari inerenti al territorio e votati dal pubblico in sala, la miglior opera è stata giudicata ‘Good time for a change’, di Danilo Melideo;
Per il concorso Panorama italiano, l’opera vincitrice è risultata ‘Vite al centro. Storie di commesse all’epoca dei centri commerciali’, di Nicola Zambelli e Fabio Ferrero. Ecco il parere espresso dalla giuria:
“la giuria del concorso Panorama Italiano ha trovato in ‘Vite al Centro’, di Nicola Zambelli e Fabio Ferrero, il titolo che più rappresenta le traiettorie di una ricerca attenta all’aspetto umano e intimo delle storie che racconta, senza dimenticare mai l’urgenza stilistica, sociale e politica che oggi la ‘formula documentario’ deve poter conservare.
La giuria ha anche attribuito una menzione speciale al film ‘Habitat-note personali’, di Emiliano Dante, con la seguente motivazione: “Ci è parsa doverosa una menzione speciale per ‘Habitat – Note Personali’, di Emiliano Dante, per la capacità di combinare linguaggi diversi e disparati nel racconto di una ferita personale che diventa così quella di un’intera città”.
Per il concorso Internazionale ‘Visti da vicino’, sezione dedicata a documentari provenienti da tutto il mondo, la miglior opera è stata giudicata ‘No pasaran’, di Daniel Burkholz, con la seguente motivazione espressa dalla giuria “La giuria assegna il primo premio a ‘No pasaran’, di Daniel Burkholz, perché è un documentario necessario, un esercizio di memoria obbligatorio. Donne e uomini di tutta Europa che spinti da ideali di libertà, giustizia e uguaglianza combattono il fascismo mettendo a disposizione la propria vita. Sono persone alle quali dobbiamo un tributo enorme e che il regista ha saputo rintracciare e proporci poco prima che del loro esempio rimanesse solo un’altrui testimonianza”.
Menzione speciale attribuita dalla giuria al film ‘Bla Cinima’, di Lamine Ammar-Khodja, con la seguente motivazione: “Per la sensibilità e l’intelligenza del regista, che con estrema delicatezza ci accompagna all’interno e all’esterno del cinema algerino. Le domande dell’autore invitano sempre ad un composto ragionamento e a un rispettoso confronto con i protagonisti. Il suo elegante sguardo d’autore ci racconta di un luogo per tutti, di uno spazio dove libertà, giustizia e sogno dovrebbero scandire la vita di ogni persona, non solo al cinema”.
Per il Concorso a tema, riservato ai cortometraggi contenenti la tematica dell’alimentazione, ispirata a Expo 2015, il pubblico in sala ha stabilito la vittoria di ‘Mani’, di Michele Trentini.
E’ stato inoltre assegnato dalla direzione artistica il Premio per l’Impegno Civile 2015 al regista Paolo Pisanelli, per ‘Buongiorno Taranto’, con la seguente motivazione: “Era necessario questo premio ad un artista che già ci fece riflettere e dibattere nelle precedenti edizioni, con lavori come ‘Ju Tarrumutu’, dedicato a L’Aquila, e che oggi ci fa riflettere su questioni non ancora davvero raccontate per intero”.