In questo percorso, Civitella e il movimento nazionale nell’Abruzzo teramano, svolsero un ruolo determinante anche se la cittadina borbonica divenne, per una serie di ragioni, la “fortezza” della resistenza.
A confrontarsi su questi temi ci saranno Alfio Signorelli dell’Istituto per la storia del risorgimento italiano, Francesco Bonini docente dell’Università di Teramo, Luigi Ponziani direttore della Biblioteca Delfico di Teramo, Enzo Fimiani direttore della Biblioteca D’Annunzio di Pescara e Anna Maria Ioannoni Fiore del Conservatorio di Pescara.
I lavori saranno aperti dal sindaco Gaetano Luca Ronchi e dal presidente del Comitato Dalmazio Italo Di Dalmazio, e coordinati dallo storico Giuseppe Graziani.
Si comincia con il tema dell’Unità d’Italia “tra celebrazioni e riflessione storiografica” per poi affrontare quello sulla crisi istituzionale del Regno delle Due Sicilie; si parlerà del movimento nazionale nell’Abruzzo teramano con un inciso sui “plebisciti per l’annesione”.
I lavori si concludono con “Il risorgimento in musica”, altro elemento storico significativo per il ruolo che svolsero la musica e i musicisti nel trasferire messaggi, suggestioni ed elementi motivazionali.
Nel pomeriggio il Melos Clarinet Ensemble e la Corale Verdi si esibiranno con “Musica per l’Italia”.