Non cambia la sua mission Cineramnia, evento giunto all’undicesima edizione con un intento: miscelare l’esperienza didattica e laboratoriale, coinvolgendo soprattutto i bambini che saranno acuti osservatori, e perché no, anche dei critici. Fulcro principale della manifestazione che torna a Teramo dal 24 al 28 giugno prossimi, saranno i giardini del Castello Della Monica.
Il regista Marco Chiarini e Dimitri Bosi, organizzatori dell’evento, hanno illustrato il progetto di questa edizione. Due laboratori ad alto tasso di creatività e partecipazione (Castello di Storie e Fermare l’acqua), firmati da due grandi esperti nel campo della comunicazione visiva, la factory di Muschi e Licheni e Alessandro Sanna.
Torna anche il Cineconcerto, il 26 giugno, con la partecipazione di Paolo Di Sabatino al pianoforte. Attorno ai laboratori ruotano le proiezioni serali, previste grazie alla collaborazione con Schermi e Lavagne di Bologna. Si tratta di pellicole indirizzate verso bimbi e ragazzi ma che coinvolgono anche gli adulti.
Un gatto a Parigi, La febbre dell’oro, Boxtrolls le scatole magiche alcuni dei titoli. Il regista Marco Chiarini. “Con i bambini vogliamo che si instauri un confronto”, ha puntualizzato, “seguire le loro reazioni, i loro sbadigli o i loro sorrisi. Per noi è una missione importante, ovvero coinvolgerli verso ciò che amiamo maggiormente. Avvicinarli alla multimedialità alle arti audiovisive, al cinema”. Castelli di storie, acquerelli fluenti, suoni, parole ed immagini, un insieme di idee e di fantasie che sviluppano la creatività.
Il Castello Della Monica, già oggetto di un documentario realizzato dallo stesso Chiarini, dunque al centro di Cineramnia, mentre la città di Teramo aspetta con ansia che l’edificio possa essere quanto prima recuperato.
E la conferma di interventi di ristrutturazione, per un importo di oltre due milioni di euro è arrivata dall’assessore agli eventi Francesca Lucantoni e dal direttrice dei musei civici di Teramo, Paola Di Felice. Infine una nota polemica che coinvolge soprattutto la Regione per i ritardi nell’approvazione della nuova legge Cinema che dovrebbe garantire dei contributi ad eventi così importanti, come appunto Cineramnia.