Francavilla al Mare. Nei giorni scorsi, al Museo Michetti di Francavilla al Mare è stato presentato il libro “Da Acerra a Zazzeroni. Dizionario Emozionale degli artisti d’Abruzzo” di Massimo Pasqualone, per le Edizioni Noubs.
Sono intervenuti: Antonio Luciani, sindaco della Città di Francavilla al Mare, Francesco Todisco, consigliere comunale, Fabrizio Di Stefano, presidente della Fondazione Cantiere Abruzzo, Valerio Baldassarre, Roberto Di Giampaolo, presidente dell’Associazione Lejo, l’incontro è stato moderato dalla giornalista Daniela D’Alimonte.
“Massimo Pasqualone fa parte del comitato scientifico della nostra Fondazione – ha sottolineato il presidente della Fondazione Cantiere Abruzzo, Fabrizio Di Stefano – quindi sembrava giusto venire a presenziare l’incontro riguardante questo nuovo lavoro del professore. Un lavoro che poi si incentra su quella che è la maggiore passione del professore che è quella dell’arte figurativa. In questo vanno individuati tanti meriti che il professore ha tra cui quello della nostra parte di Abruzzo di aver saputo valorizzare tante vocazioni artistiche di giovani e meno giovani, di donne e di uomini, che si avvicinano all’arte figurativa. Da qui questa pubblicazione che ne tratteggia lo spirito e l’animo di 60 di questi ed anche coloro che sono tratteggiati in questo testo hanno una bella soddisfazione”.
“Quella del Museo Michetti è una cornice che si addice ad un libro così bello di un critico d’arte come Massimo Pasqualone – ha aggiunto Valerio Baldassarre – questo Dizionario Emozionale degli Artisti d’Abruzzo rappresenta un libro che attraversa un percorso abruzzese che Massimo ha curato da sempre. Il nostro critico d’arte Massimo Pasqualone ha un pool di artisti che segue ed incoraggia nella loro attività. Oltre ad essere un libro che si presenta bene da un punto di vista editoriale, è molto fruibile per quanto riguarda la sua leggibilità. Però rappresenta non solo una singola soluzione di artisti ma può essere letto come una evoluzione dell’arte contemporanea a livello abruzzese e, perché no, anche a livello italiano. Ci sono citazioni belle, aforismi dotti, che fanno addentrare anche nel mondo dell’arte contemporanea che è in continua ebollizione, mutazione ed evoluzione”.
A seguire è stata inaugurata la mostra degli artisti d’Abruzzo: Giorgio Acerra, Alessandro Altobelli, Luciano Astolfi, Sonia Babini, Serenella Bacchiocchi, Luisa Balzano, Idolo Barattucci, Alessandro Biondo, Concetta Iaccarino e Mario Buongrazio, Enrico Cappuccilli, Diego Carchesio, Gabriella Cellini, Stella Cilli, Marco Cimorosi, Leone d’Aguì, Marianna D’Aulerio, Rita D’Emilio, Concetta Daidone, Aldo Di Battista, Roberto Di Giampaolo, Rita Di Marcantonio, Mario Di Paolo, Paola Di Paolo, Mario Di Profio, Angela Di Teodoro, Dora Fabiano, Graziano Livorni, Leila Lorefice, Laima Lukoseviciute, Pasquale Lucchitti, Tonino Macrì, Gianluigi Mancini, Mirta Maranca, Violetta Mastrodonato, Lucio Monaco, Cinzia Napoleone, Bruno Paglialonga, Leonardo Paglialonga, Michelangelo Paglialonga, Tiziana Pantalone, Roberta Papponetti, Alessia Pignatelli, Terezina Radovani, Luca Romano, Vilma Santarelli, Anna Seccia, Marcello Specchio, Fernanda Trozzi, Loriana Valentini, Ada Pianesi Villa, Gianfranco Zazzeroni.
La mostra resterà aperta fino al 9 giugno negli orari di apertura del Museo.
Sulla presentazione del libro il presidente dell’associazione Lejo, Roberto Di Giampaolo, ha detto: “Per me è stato veramente un piacere presentare questo magnifico lavoro di Massimo Pasqualone nel quale ha racchiuso 60 artisti da lui recensiti in maniera ammirabile. È stato un grande privilegio quello di poter scrivere la prefazione per rimarcare questo momento indimenticabile del professor Pasqualone, un critico d’arte più che emergente che in Abruzzo è diventato un personaggio di sicura fama e a livello italiano si sta affermando in maniera sempre maggiore. Quello che ha fatto Massimo Pasqualone in questo volume è veramente importante, non si è limitato alla lettura del quadro ma è andato oltre, ha cercato di capire ed interpretare lo spirito che ha portato l’artista a realizzare l’opera d’arte ed è proprio quella la cosa più importante. L’artista in un tumulto di emozioni che denotano ciò che è la sua interiorità, il critico d’arte in qualche maniera deve riuscire a legare questi elementi e a descrivere chiaramente ciò che l’artista ha rappresentato sulla tela e in questo Massimo Pasqualone è stato bravissimo riuscendo a raccogliere l’anima dell’artista, a descrivere e rappresentare il mondo dell’arte e degli artisti che è un mondo fantastico. Speriamo che ci sia sempre spazio per l’arte e per la cultura perché ultimamente se ne parla sempre di meno”.
“È un volume che raccoglie testi critici – ha affermato l’autore Massimo Pasqualone – ma più che altro emozioni, l’ho voluto presentare qui, nella mia città, con gli amici più stretti, gli amici di sempre che ti sostengono sempre e comunque, sorridono, a volte ti rimproverano quando le cose non vanno. Sono tantissime emozioni, è stata una giornata bellissima, ringrazio tutti, non solo gli artisti, le autorità, i relatori, ma anche tutti coloro che sono intervenuti”.
Francesco Rapino