Lo ha detto l’assessore alle Politiche dell’accoglienza Carla Panzino al termine della prima edizione della manifestazione organizzata nella sala consiliare Pescara per le donne nel mondo. Presenti anche Cesarina Canù, responsabile dello Sportello Immigrate della Asl, la dottoressa Di Giulio della Polizia di Stato e la dirigente Miriam Severini.
“Avevano aderito 250 donne, ne sono arrivate 300, donne che vivono a Pescara e che provengono da ogni parte del mondo – ha detto l’assessore Panzino -, Senegal, Nigeria, Marocco, Bulgaria, Romania, Cina, Albania, ciascuna con la voglia di raccontarsi, superando anche le barriere linguistiche, ciascuna con il desiderio di spiegare come vengono festeggiate nella propria terra le donne”. “Le donne cinesi hanno una grande barriera, quella della loro timidezza – ha spiegato Jura -, che talvolta le blocca anche per una visita dal ginecologo. Timidezza determinata dal tipo di educazione che riceviamo nel nostro paese. Sono mediatrice culturale e ogni giorno mi confronto con tali difficoltà”. “I pescaresi hanno una grande dote – ha detto Afida, proveniente dal Marocco -: ti riescono a far sentire subito a casa, forse anche perché Italia e Marocco hanno molte tradizioni comuni. In questa città ho trovato subito l’amore, sono sposata da ventuno anni e ho tre figli perfettamente integrati”. E’ arrivata dalla Bulgaria ben tredici anni fa invece Snegiana Tonceva, ex campionessa mondiale di pallamano, “un’amica mi ha convinto a venire a Pescara per allenare la squadra locale. Le difficoltà iniziali sono state tante, anche se nello sport è più semplice superarle. Poi ho scoperto l’Associazione delle Immigrate che mi ha dato la possibilità di seguire dei corsi per dirigente-amministratore e oggi insegno educazione fisica nelle scuole locali. All’amministrazione comunale chiediamo una sola cosa: aiutarci a non dimenticare le nostre tradizioni e la nostra cultura, ma piuttosto sostenerci per favorire l’integrazione”. “L’adesione delle nostre immigrate è stata eccezionale – ha detto l’assessore Panzino – per una giornata non solo di festa, ma anche di sensibilizzazione e di incontro-confronto tra culture diverse. Dopo il filmato Rosa per sempre Rosa dedicato a Rosa Luxemburg, siamo entrate in dieci realtà diverse e alla fine tutte uguali, tutte caratterizzate dal coraggio, dalla forza e dall’intraprendenza di donne che hanno saputo ricostruirsi una vita anche lontano dalla propria terra, senza tuttavia spezzare i legami con le proprie origini. Oggi è stata solo la prima delle decine di iniziative che nel corso dell’anno andremo a promuovere. Non solo: nei prossimi giorni apriremo anche un dialogo con la Asl di Pescara per sollecitare l’istituzione della figura del mediatore culturale anche presso il Pronto soccorso dell’ospedale civile, una figura più vicina alle nostre immigrate”. La festa si è conclusa con il coro delle Donne nel Mondo e con lo spettacolo del gruppo nigeriano che si è esibito in cori Gospel, con la consegna finale di mimose per tutte le partecipanti. Alla manifestazione odierna hanno aderito le associazioni Nessuno Escluso, Anolf, Comunità Eritrea in Abruzzo, il Centro Culturale Italia-Cina, l’Associazione Victory Family e l’Associazione interculturale Aca.