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Chieti, il Concertone d’Abruzzo bissa il successo dello scorso anno

Chieti. Piazza stracolma, fan in delirio ed impareggiabile energia, questi gli ingredienti della terza edizione del Concertone d’Abruzzo, tenutosi ieri in piazzale Marconi a Chieti Scalo.

L’organizzazione, ovvero il Comune di Chieti, Assessorato alla Politiche Giovanili, nella persona dell’assessore Marco Russo, e Music Force, capitanata da Emanuele La Plebe, direttore artistico e presentatore dell’evento, esprimono grande soddisfazione per la manifestazione che “si attesta – dicono – come unica vetrina attualmente esistente per artisti e band. Vedere un’interapiazza che balla – aggiungono – a ritmo di musica è motivo di gioia e grande emozione”.

Otto ore di musica e diciassette artisti: questi i numeri del Primo Maggio Chieti Scalo. Si sono alternati sul palco di Piazzale Marconi, nell’ordine, gli Impulse, Danilo Di Florio, i Neb, Giulia Pellegrini, i FakeHeroes, Matteo Greco, Le Strade del Mediterraneo, gli Abetito Galeotta, gli Ibuca, l’Errore, Le Stanze di Federico, i VohinaHen, i Vendrame, i Terzacorsia, i Coconuts Killer Band, la rock band romagnola Blastema e per finire gli attesissimi Apres La Classe che hanno fatto scatenare il pubblico con i loro storici successi.

“In questa giornata dedicata al lavoro – ha sottolineatoCesko, cantante degli Après La Classe – che per la nostra società rappresenta un miraggio, vogliamo lanciare da Chieti un messaggio positivo, di speranza affinché possa presto nascere un nuovo sole.A tutti i ragazzi: non credete alle apparenze ma sognate, sognate tanto”.

Un messaggio forte e chiaroche ben si è sposato con lo slogan del Concertone di quest’anno “lavoro e/è dignita”, un monito forte e deciso che, se da un lato rispecchia decisamente il difficile momento storico che la società italiana sta vivendo, dall’altro crea una speranza tangibile di un futuro migliore e più consapevole.

“L’Abruzzo – ha spiegato Cesko – è una terra straordinaria con la quale abbiamo un rapporto speciale, il nostro chitarrista, Alex Ricci, non a caso è abruzzese, di Atri. La vostra è una terra di confine tra Nord e Sud, ha sviluppato l’aspetto commerciale e imprenditoriale del Nord senza mai abbandonare il sentimento e la passione nell’affrontare la vita, tipiche del Sud”. “E poi non dimentichiamo i fiori all’occhiello di questa regione – ha aggiuntocon un pizzico di ironia: gli arrosticini, i vini passerina e pecorino e naturalmente le belle donne!”.

A completare l’evento l’incursione sul palco di piazzale Marconi di Enrico Venti, in arte Ivo Avido, produttore e interprete del film “Italiano medio” che ha ritirato i premi dedicati a lui e al regista Maccio Capatonda per il film campione di incassi.