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Pescara, Beckett presentato in dialetto… pescarese

Pescara. Beckett riletto in dialetto pescarese: è l’originale esperimento condotto dagli interpreti del Teatro Immediato di Pescara che domani sera, domani debutteranno su un palcoscenico d’eccezione, il teatro Aurora di Venezia, con lo spettacolo Frammenti di Teatro I e II del grande autore irlandese, premio Nobel per la letteratura nel 1969.

Lo spettacolo della compagnia diretta da Edoardo Oliva è stato fortemente voluto dal direttore artistico del teatro veneziano, Antonino Varvarà, che ha inserito lo spettacolo abruzzese nel cartellone dedicato al teatro contemporaneo. In scena Edoardo Oliva e Vincenzo Mambella, registi oltre che interpreti della messinscena, con due testi emblematici del mondo che Beckett tratteggia nelle sue opere. Come spiegano i due interpreti nelle note di regia, “attraverso le parole del dialetto pescarese la lingua di Beckett viene stravolta e trasportata verso una realtà sempre più surreale”.

Protagonisti del I Frammento un paralitico e un cieco, che fantasticano ad alta voce sulla coppia formidabile che potrebbero formare assieme, vincendo poco a poco la diffidenza dell’altro. Nel II Frammento due burocrati sono impegnati a sbrigare le ultime formalità per consentire ad un misterioso personaggio di suicidarsi. Protagonisti assoluti, i temi ricorrenti di Beckett: la minaccia, la solitudine, l’illusione, la vacuità. Ed è all’interno di questa partitura di sentimenti estremi che i personaggi sobbalzano, colpiscono, gridano, attendono, producendo un effetto burlescamente metafisico.