Lo spettacolo della compagnia diretta da Edoardo Oliva è stato fortemente voluto dal direttore artistico del teatro veneziano, Antonino Varvarà, che ha inserito lo spettacolo abruzzese nel cartellone dedicato al teatro contemporaneo. In scena Edoardo Oliva e Vincenzo Mambella, registi oltre che interpreti della messinscena, con due testi emblematici del mondo che Beckett tratteggia nelle sue opere. Come spiegano i due interpreti nelle note di regia, “attraverso le parole del dialetto pescarese la lingua di Beckett viene stravolta e trasportata verso una realtà sempre più surreale”.
Protagonisti del I Frammento un paralitico e un cieco, che fantasticano ad alta voce sulla coppia formidabile che potrebbero formare assieme, vincendo poco a poco la diffidenza dell’altro. Nel II Frammento due burocrati sono impegnati a sbrigare le ultime formalità per consentire ad un misterioso personaggio di suicidarsi. Protagonisti assoluti, i temi ricorrenti di Beckett: la minaccia, la solitudine, l’illusione, la vacuità. Ed è all’interno di questa partitura di sentimenti estremi che i personaggi sobbalzano, colpiscono, gridano, attendono, producendo un effetto burlescamente metafisico.