Silvi, successo per il sindaco-attore

DSC_0032Silvi. “Sold out” per lo spettacolo teatrale dialettale “La Matresse”, nel quale ha recitato Gaetano Vallescura, sindaco di Silvi e protagonista in una caricatura di se stesso. Lo spettacolo, andato in scena ieri sera presso il cinema Odeon di Silvi nell’ambito della rassegna di teatro dialettale “Premio Kursaal-Città di Silvi” e organizzato dalla compagnia della Cooperativa Laser in una storia ambientata nelle vecchie case d’appuntamento, negli anni indefiniti del dopoguerra e con la nascitura Repubblica Italiana.

Tutto si svolge nella “Casa dell’Armonia”, piccola casa d’appuntamento realmente esistita, situata vicino la spiaggia di Silvi (dove oggi c’è lo stabilimento Saila), gestito da una compiacente signora , presunta amante di Gabriele D’Annunzio. Nel “Buen Ritiro” vengono ospitati gente semplice e poco colta ma anche politici e professionisti affermati, “viziati dal piacere ma soprattutto dall’ipocrisia”. Il sindaco Vallescura, noto alle cronache per le sue battaglie contro la prostituzione, interpreta il primo cittadino di una Silvi post-bellica “moralista” di giorno e “libertino” di notte. Splendide letture, durante lo spettacolo, di lettere di Gabriele D’Annunzio recitate dalla voce dell’attore aquilano Claudio Marcone. Il Vate era un noto frequentatore della “Casa” prima di imbarcarsi da piazza dei Pini per Venezia a bordo della nave “Lady Clara”.  Il sindaco Gaetano Vallescura si è messo in gioco come attore insieme alla Cooperativa Sociale Laser da sempre impegnata nella salvaguardia del patrimonio culturale di Silvi. “La Matresse” vuole anche trattare con sincerità e divertimento il tema della salvaguardia della dignità femminile, troppe volte vilipesa e maltrattata da una cultura benpensante, che poco considera la sensibilità difficile della donna. Per questo il sindaco interpreta colui che prima si allinea con i dettami sociali vigenti ma poi si esprime in tutta la sua natura di uomo fragile, nella precarietà del pregiudizio che tanto ancora si avverte nella società civile. “Un gesto – come ha spiegato l’autrice – che esprime forza, coraggio e modernità in linea con l’ispiratore di questa avvolgente commedia che è Gabriele D’Annunzio”.

 

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