Pescara. Al via la procedura per il riconoscimento degli ‘Eremi Celestini della Majella e del Morrone’ quale Patrimonio naturale dell’Unesco. L’idea è stata sviluppata dall’ente ‘Parco della Maiella’ e comprende cinque eremi: S. Spirito a Maiella, S. Bartolomeo in Legio, S. Giovanni all’Orfento, S. Onofrio al Morrone, Santa Croce al Morrone; si tratta dei luoghi dove si ritirò Pietro da Morrone, meglio conosciuto col nome di Papa Celestino V.
Per la tutela degli eremi e per portare avanti il progetto da presentare all’Unesco, è stato già costituito un comitato di cui è capofila il Parco della Majella e di cui fanno parte: Franco Iezzi, presidente del Parco della Majella; Paola Marchegiani, assessore comunale al Patrimonio Culturale; Mauro Tedeschini, direttore del quotidiano ‘Il Centro’; Claudio Varagnoli, del Dipartimento di Architettura dell’Università D’Annunzio; Mario Mazzocca, assessore regionale all’Ambiente; Alessandro D’Ascanio, presidente della Comunità Parco della Majella; Giancarlo Zappacosta, direttore Cultura e Turismo della Regione Abruzzo; Licio Di Biase, presidente dell’associazione ‘Roccacaramanico’.
Il tutto verrà presentato giovedì 9 aprile, alle ore 18, nella Sala Tosti dell’Aurum; inoltre, a partire da domani e fino al prossimo 16 aprile sarà visitabile la mostra sugli Eremi Celestini, a cura del Parco della Majella, con il patrocinio di Regione Abruzzo, Comune di Pescara, Fondazione PescarAbruzzo e associazione Roccacaramanico.
La mostra raccoglie le immagini dei cinque eremi della Majella e nasce a seguito del riconoscimento di ‘Meraviglia italiana’ ricevuto dal Comune di S. Eufemia a Maiella per il Borgo Medievale di Roccacaramanico, primo traguardo di un percorso teso alla valorizzazione del patrimonio storico-culturale, ambientale ed enogastronomico dell’Abruzzo, che culmina nel ‘Roccacaramanico – Festival’, la notte bianca del borgo medioevale di Roccacaramanico.