“Già dal giorno successivo al terremoto – ha aggiunto Perilli – stiamo portando avanti, d’intesa con il Rettorato, un lavoro continuativo per ripartire”.
Poi il consigliere provinciale è tornato sul ruolo della Regione per il futuro dell’Università: “Senza voler sminuire le altre università abruzzesi, voglio ribadire alla Regione e all’Assessore competente, che in una situazione del tutto eccezionale come quella che sta attraversando la città dell’Aquila e tutto il territorio colpito dal sisma, non si può pensare che la Regione possa semplicemente spalmare le risorse tra tutte le università abruzzesi. Questo può accadere in una condizione di normalità, non in una situazione di emergenza come quella che stiamo attraversando. A L’Aquila servono finanziamenti per le strutture da realizzare, sostegno all’economia ed anche agli studenti. Per questo la Regione dovrebbe togliere il pagamento del contributo regionale di 90 euro. Non si tratta di fare paragoni tra gli studenti iscritti all’ateneo aquilano con gli studenti meno abbienti invocando ingiustizie nei confronti di questi ultimi. Noi riteniamo che entrambi abbiano bisogno di agevolazioni e questo implica che Regione e Governo debbano stanziare più fondi per l’Università e non ripartire i pochi che già ci sono. Per questo – ha concluso Perilli – così come stiamo facendo per far fronte alla crisi economica del territorio battendoci per la sospensione delle tasse, il riconoscimento della Zona Franca e l’adozione di tutte le misure necessarie alla situazione d’emergenza in cui viviamo, continueremo a batterci con forza per il futuro della nostra Università”.