Cheti. Sarà il lupo il protagonista del prossimo appuntamento proposto dal Wwf Chieti, giovedì 26 febbraio, con inizio alle 9.30, presso l’Auditorium del Museo universitario in piazza Trento e Trieste.
L’incontro, inserito nel ciclo annuale “aspettando la primavera”, alla sua sesta edizione, conferma l’ormai consolidata collaborazione con il Museo.
Dopo i saluti del direttore Luigi Capasso e della presidente del Wwf Chieti Nicoletta Di Francesco, due esperti del Parco Nazionale della Majella, lo zoologo Antonio Antonucci e l’educatrice ambientale Maria Peroni, parleranno del lupo e delle sue abitudini, facendoci avvicinare al suo affascinante mondo.
“Il titolo scelto per l’occasione ‘Attenti al lupo’ – si legge in una nota del Wwf Chieti – non è certamente perché sia un animale da temere, ma perché rischiamo di perderlo in quanto c’è ancora chi continua a vederlo come un nemico e lo uccide senza pietà. Questo splendido predatore rappresenta infatti un tassello fondamentale dell’ecosistema dei nostri boschi ed è vitale per l’uomo. Se c’è lui, allora la natura funziona ed è viva, sana, forte. Il lupo ormai da tempo è tutelato in Italia, ma i pericoli non sono finiti e ogni anno a decine cadono vittime dei bracconieri. Per questo il Wwf, da sempre impegnato in tutto il mondo per la tutela della specie (grazie all’operazione San Francesco, siamo riusciti a scongiurarne l’estinzione in Italia), vuole simbolicamente sostituire come risposta alla tradizionale formula di augurio “in bocca al lupo” la frase antica “crepi il lupo” con un più ottimistico e gioioso “viva il lupo”. La strada per arrivare a questa modifica solo apparentemente banale passa attraverso una sempre più approfondita conoscenza. Il lupo, tra l’altro, è l’animale simbolo del Parco Nazionale della Majella ed è anche quello scelto per la fase conclusiva della campagna nazionale Wwf ‘Stop ai crimini di natura’ e sarà un protagonista assoluto anche della prossima campagna dedicata alle foreste”.
L’evento è organizzato dal Wwf e dal Museo universitario in collaborazione con il Parco Nazionale della Majella e con il Convitto “G.B. Vico”. L’ingresso è libero.