La scomparsa del regista Francesco Rosi, avvenuta sabato scorso, è ricordata con cordoglio anche dall’associazione culturale Teramo Nostra, che organizza ogni anno a Teramo il Premio internazionale della fotografia cinematografica Gianni Di Venanzo. Il direttore della fotografia teramano, infatti, aveva lavorato ad alcuni dei più grandi capolavori del regista Rosi, in un sodalizio che si è interrotto solo per la prematura scomparsa di Di Venanzo.
E proprio in virtù di questo esclusivo rapporto professionale, Rosi partecipò con grande entusiasmo ad una delle prime edizioni del Premio Di Venanzo, portando a Teramo la propria esperienza e i propri ricordi legati al grande direttore teramano della fotografia cinematografica.
Rosi, infatti, si affidò a Di Venanzo per il suo primo film da regista dopo l’esordio a quattro mani con Vittorio Gassman. E tra i due si creò subito un feeling immediato, che li vide lavorare insieme in ben cinque film: La sfida (1958), I magliari (1959), Salvatore Giuliano (1962), Le mani sulla città (1963) e Il momento della verità (1965). Questo connubio artistico portò anche il regista e il direttore della fotografia a fare incetta di numerosi premi cinematografici, italiani ed internazionali.