L’uomo, un vigile urbano di Terni, è stato morso faceva dei lavori in giardino.
Tra i pochi ragni velenosi presenti in Italia, quelli della specie Loxosceles rufescens, meglio noti come ragni violino, possono essere tra i più pericolosi. Infatti, nonostante nella maggior parte dei casi il loro morso sia scarsamente sintomatico, può accadere che il loro veleno provochi la necrosi dei tessuti e, in casi estremi e molto rari, anche effetti sistemici potenzialmente letali.
A scoprirlo, suo malgrado, è stato un vigile urbano di Terni salvato in extremis dall’intervento dei medici. Infatti, quando l’uomo è giunto in ospedale il suo braccio mostrava già segni di necrosi e la funzionalità dei reni era fortemente ridotta.
Inizialmente si pensa ad una borsite, ma informandosi sulle attività del vigile nei giorni precedenti, i medici scoprono che mentre svolgeva dei lavori nel giardino della sua abitazione, l’uomo era stato morso da un piccolo ragno che si annidava in un sacco di gesso.
L’ipotesi di un morso del ragno violino è stata poi confermata dalle analisi, a seguito delle quali è stata iniziata una terapia antibiotica mirata, che ha velocemente dato i risultati sperati. “Non finirò mai di ringraziare i medici e gli operatori del reparto di malattie infettive dell’ospedale – ha dichiarato lo sfortunato vigile – Sono persone encomiabili per la professionalità e perché operano tra mille difficoltà, con un organico ridotto al minimo. E mi hanno ridato la vita”.