Era arrivato a Pianella, in provincia di Pescara, da semplice cittadino polacco, ma su di lui pendeva un mandato di cattura europeo. Ecco cosa è successo.
I carabinieri nelle prime ore di questo martedì, martedì 12 marzo, hanno effettuato una operazione per arrestare un cittadino polacco. Su di lui pendeva un mandato di cattura europeo per alcuni reati emessi in patria, a Lublino in Polonia.
Il 43enne per fuggire alla ricerca dei militari si era trasferito a Pianella, in provincia di Pescara. Una latitanza che si è interrotta, come detto in precedenza, in una mattina di marzo per un controllo da parte degli inquirenti. Una volta fermato ed espletato tutte le verifiche di rito, l’uomo è stato arrestato e condotto al carcere di San Donato. Nelle prossime ore si deciderà se estradarlo oppure fargli scontare la pena in Italia.
Ma qual è l’accusa nei confronti del fermato? L’uomo è ritenuto responsabile dei reati contro il patrimonio, la famiglia oltre che naturalmente violenza e minaccia a Pubblico Ufficiale. Tutte accuse che hanno portato ad una condanna di due anni e sei mesi di reclusione.
Una pena che l’uomo non ha mai scontato rifugiandosi a Pianella. Le autorità polacche hanno subito emesso un mandato di cattura europeo nei confronti del 43enne. Latitanza che si è conclusa proprio in questo 12 marzo con il fermo dei carabinieri di Pescara. Il blitz è scattato a Silvi Marina mentre il ricercato andava a lavoro.
Il fermato attualmente si trova in carcere a San Donato. Nelle prossime ore saranno avviati i contatti tra i due Paesi per capire se estradare l’uomo oppure la condanna sarà scontata in Italia. Una decisione che sarà presa in davvero poco tempo considerando anche la lunga latitanza del 43enne.