Giulianova. Prosegue l’operazione verità dell’ex sindaco di Giulianova, Francesco Mastromauro, su una serie di tematiche di natura amministrative.
Mastromauro, assieme al già assessore Archimede Forcellese, con l’ausilio di grafiche, ha snocciolato i dati turistici nei 4 anni dell’amministrazione Costantini.
“Tra annunci smentiti dai fatti”, sottolinea Mastromauro, strafalcioni, decremento delle presenze, risorse dell’imposta di soggiorno sprecate. Ma anche contraddizioni tra indirizzi del piano marketing e atti adottati”.
Francesco Mastromauro e Archimede Forcellese hanno presentato l’evoluzione delle presenze turistiche a Giulianova nel periodo dal 2004 al 2022. I dati utilizzati nell’analisi sono quelli forniti ufficialmente della Regione Abruzzo ad eccezione di quello relativo al 2022 che, a differenza di quanto fatto dalle altre località costiere della Provincia, è stato reso disponibile solo in modo parziale. I risultati del quadriennio 2019-2022, periodo di riferimento dell’Amministrazione Costantini, pur se condizionati dalle misure restrittive per il contenimento della pandemia da Covid 19, non evidenziano gli incrementi costanti di presenze di cui parla Costantini stesso nei post pubblicati nella sua pagina Facebook. Ma, al contrario, un decremento rispetto a quelle del decennio precedente che avevano visto Giulianova, costantemente, attestarsi fra 525 e 565 mila presenze, primeggiando fra le 19 località turistiche abruzzesi. Tutto ciò nonostante quella di Costantini sia stata l’unica amministrazione comunale di Giulianova a beneficiare delle ingenti risorse generate dai proventi dell’imposta di soggiorno (circa 500.000 euro annui), voluta e approvata dall’amministrazione di centro-sinistra nel 2017. Appare evidente, quindi, come tali risorse non siano state utilizzate utilmente per sostenere la ricettività turistica e, stando alle doglianze dei commercianti, neppure le attività commerciali.
È necessario che la prossima amministrazione comunale si faccia carico di sviluppare un piano per l’utilizzo delle risorse generate dall’imposta di soggiorno coinvolgendo pienamente le categorie economiche presenti in città, invertendo la rotta rispetto all’attuale gestione e recuperando il tempo perduto.
Infine, è stata messa in evidenza la palese contraddizione tra quanto previsto nel piano di marketing territoriale, fortemente voluto dalla consulta sul turismo, che auspica un incremento delle strutture turistico-ricettive, e la variante urbanistica che ha trasformato da destinazione turistica a residenziale una pregiata area ubicata nel lungomare nord.