Sarà un gennaio di fuoco, con 45 scioperi già in programma. Trasporti sotto assedio, meglio correre preventivamente ai ripari
Il 2025 si apre con un calendario rovente: 45 scioperi già fissati per il solo mese di gennaio. Una partenza tumultuosa, specchio di un malcontento che si trascina dal 2024, anno in cui l’Italia ha registrato ben 1.603 agitazioni proclamate, di cui 622 effettivamente realizzate. Il settore dei trasporti, ancora una volta, è il più colpito. E le premesse per il nuovo anno non promettono tregua.
Tra i tanti appuntamenti, il 10 gennaio si preannuncia come il giorno più critico. Un doppio sciopero metterà in ginocchio treni e trasporto pubblico locale. I lavoratori di Rete Ferroviaria Italiana si fermeranno per 24 ore, mentre nel settore del Tpl lo stop sarà di 4 ore, causando pesanti disagi per i pendolari. La protesta si estenderà anche al trasporto ferroviario regionale e locale: in Abruzzo, Firenze e provincia, e per Ferrovie della Calabria, con fasce orarie variabili.
Non mancheranno le tensioni sul fronte del trasporto aereo, dove incroceranno le braccia gli handler, i dipendenti Sea Spa e il personale addetto alle pulizie negli aeroporti.
Anche chi viaggia via mare dovrà fare i conti con ritardi e cancellazioni. I rimorchiatori napoletani si fermeranno per 24 ore, dalle 12 dell’8 gennaio fino alla stessa ora del giorno successivo. Sciopereranno inoltre i lavoratori di Caronte & Tourist Isole Minori e Siremar, complicando ulteriormente gli spostamenti via traghetto.
Non solo trasporti: gennaio pieno di scioperi
La protesta non si ferma al 10 gennaio. Il 21 sarà un’altra giornata critica per il trasporto ferroviario, con scioperi che interesseranno le Ferrovie Appulo Lucane (ore 15.40-19.39) e le Ferrovie del Sud Est (stesse fasce orarie).
Si replica il 25 e il 26 gennaio con un nuovo sciopero plurisettoriale nazionale di 24 ore: stop dalle 21 del 25 fino alle 20.59 del 26. Disagi anche nel Tpl: a Vercelli e Biella, il 21 gennaio, gli autobus si fermeranno dalle 8.30 alle 13 e dalle 15 fino a fine servizio. A Genova, il 26 gennaio, lo sciopero colpirà il personale Amt, con fasce orarie diversificate tra servizio viaggiante ed extraurbano.
L’ultima giornata critica del mese sarà il 31 gennaio, quando il gruppo Atm di Milano, Monza e Brianza incrocerà le braccia. Una chiusura di gennaio che lascia presagire un anno all’insegna delle tensioni tra sindacati e governo.
Il fronte sindacale resta compatto, ma gli scioperi non sempre hanno raggiunto l’adesione sperata. Quel che è certo è che gli scontri con il ministro Matteo Salvini e le precettazioni non hanno placato affatto il clima di protesta.