Il ritrovamento di un paracadute potrebbe portare alla clamorosa riapertura di un caso aperto circa 50 anni fa e tra più affascinanti di sempre
Ci sono episodi che sembrano essere gialli da scenario cinematografico. Storie che per anni restano incerte, senza una soluzione, con le indagini che vengono sospese per mancanza di prove e, quindi, impossibilità di proseguire nelle ricerche, lasciando così decadere ogni genere di ipotesi. Ma non sempre questi restano irrisolti per sempre.
In alcune rare occasioni, infatti, questi casi vengono risolti a distanza di decenni per delle svolte inaspettate, improvvise, talvolta anche casuali e che arricchiscono di fascino una storia che, per chi la segue a distanza, diventa come una serie tv a puntate di cui viene sempre rimandato l’esito finale.
Una storia simile è quella avvenuta circa cinquant’anni fa quando 24 novembre 1971, un uomo sconosciuto che si faceva chiamare Dan Cooper dirottò un aereo passeggeri in rotta da Portland a Seattle. Minacciando un assistente di volo sostenendo di avere una bomba a bordo, ha chiesto 200.000 dollari di riscatto e quattro paracadute.
Richieste che sono state poi soddisfatte nel momento in cui è atterrato. Lasciati andare i passeggeri, è rimasto a bordo con l’equipaggio, invitandolo a volare a bassa quota per il Messico, prima di lanciarsi con un paracadute appena arrivato a destinazione, portando con sé il denaro.
Ritrovato un paracadute
La vera identità di Cooper è rimasta ignota fino ai giorni d’oggi, quando Dan Gryder, uno YouTuber appassionato di indagini, ha studiato il caso per quasi venti anni, ha affermato di aver ritrovato un paracadute molto simile a quello usato da Cooper. Cercando nella zona della Carolina del Nord, in una proprietà appartenente alla famiglia di Richard McCoy Jr.
Quest’ultimo era un altro uomo protagonista in bassato di un dirottamento quasi identico nel 1972. Per anni McCoy è stato ritenuto dalle forze dell’ordine come uno dei maggiori sospettati, anche per alcune sue somiglianze a un disegno che era stato fatto – su descrizione di alcuni testimoni – di Dan Cooper.
Nel 1974, però, l’uomo è morto proprio in seguito a una sparatoria con alcuni agenti dell’FBI. Gryder è dell’idea che il paracadute possa essere la prova evidente per poter dimostrare che Richard McCoy e Dan Cooper fossero in realtà la stessa persona. Un’ipotesi che verrà presa in considerazione anche dalle forze dell’ordine, pronte ad approfondire la questione.
Il caso, abbandonato nel 2016, è probabile quindi che venga riaperto a più di 50 anni di distanza dal svolgimento dell’episodio. Importante, in questo senso, potrebbero essere eventuali tracce di DNA presenti all’intero del paracadute che, se presenti, a quel punto potrebbero essere utilizzate per un confronto.
