Un’indagine che è durata per 52 anni, risolta grazie ai social che hanno riportato alla luce una ragazza scomparsa nel 1972
La storia di Sheila Fox è diventata leggendaria, per la sua unicità e per la particolarità che negli ultimi giorni l’ha riportata in cima alle pagine della cronaca internazionale. La storia di una giovane scomparsa, riportata alla luce dopo più di mezzo secolo, quando ormai tutti – tranne forse la famiglia – si era dimenticata di lei.
In qualche modo è anche l’ennesima dimostrazione di come effettivamente i social network rappresentino una grossa, enorme, arma da poter utilizzare con scopi utili e funzionali, come quello di poter terminare un’indagine che ormai sembrava essere archiviata da decenni e che, in qualche curioso modo, è stata riaperta solo nelle scorse settimane.
Questa è la storia di una ragazza inglese di soli 16 anni, una giovane come molte altre. Frequentava la scuola, studiava, passava i pomeriggi a casa con la propria famiglia e che apparentemente non sembrava avere alcun tipo di problema. Eppure, qualcosa è successo. Il problema sta proprio qui: cosa? Un giorno di 52 anni fa la piccola Sheila Fox è scomparsa nella nulla.
Senza lasciare alcuna traccia, nessun indizio da cui partire con le ricerche, della piccola sedicenne non si è saputo più nulla. Sì, certo, le indagini permettevano di avere aggiornamenti costanti, di incollare il pubblico alla televisione come farebbe un’avvincente serie televisiva, ma mai niente di concreto.
Negli anni si sono alternate numerose ipotesi. C’era chi parlava di rapimento, pista presa in considerazione dalle forze dell’ordine che subito si sono messe alla caccia del possibile rapitore, ma c’era anche chi montava storie forse assurde, forse no, ma di certo basate sul nulla.
Una in particolar modo prese piede, quella dell’esser andata a vivere con un uomo più grande, sfuggendo dalla sua famiglia. Storie che non hanno trovato continuità, non di certo come la voglia della polizia di Coventry, dopo Sheila abitava, di andare fino in fondo nel caso, anche 52 anni dopo.
In tal senso un poliziotto ha deciso di approfittare dei social e ha pubblicato la foto della ragazza poco prima della sua scomparsa. Da lì – come rivela un portavoce – si sono susseguite telefonate e contatti continui con chi in quella giovane aveva rivisto una conoscente, un’amica, una vicina di casa, insomma: Sheila Fox.
Una foto pubblicata come ultimo disperato tentativo ha portato gli agenti alla luce in fondo a un tunnel lungo 52 anni. Alla scoperta che Sheila Fox è viva e abita dall’altra parte del Regno Unito e poi nient’altro che non sia protetto dalla privacy e quindi irraggiungibile, solo lo stupore e la gioia di averla ritrovata.