In tre regioni italiane lo sciopero dei mezzi rischia di creare disagi nella circolazione: ecco tutte le informazioni al riguardo
Si fermano diverse aziende del settore del trasporto pubblico locale e ferroviario. Tre regioni, in particolar modo, nella giornata di oggi – 21 gennaio 2025 – saranno caratterizzate dallo sciopero dei treni e degli autobus, che ne limiteranno particolarmente la viabilità. Al centro della protesta ci sarebbero delle motivazioni ben precise.

Secondo quanto viene riferito, infatti, a far incrociare le braccia a questi lavoratori sarebbe un’esplicita richiesta di miglioramento delle condizioni contrattuali rispetto a quelle oggi in vigore. Oltre a questo, viene richiesta anche una maggiore sicurezza sul rispettivo posto di lavoro e delle garanzie di rispetto degli accordi sindacali stipulati.
Problemi urlati a gran voce dai lavoratori che, oltre alla giornata di oggi, hanno promesso ulteriori scioperi che sono stati in realtà segnalati anche all’interno di un calendario dettagliato che riguarda il mese di gennaio e vede come date cerchiate in rosso: il 22, il 24, il 25 e il 26 gennaio, oltre a quelli già avvenuti l’8, il 9, il 10, il 12 e il 13 avvenuti in diverse regioni.
Questa volta a fermarsi sono tutti gli operatori del settore del traporto pubblico locale e ferroviario della Puglia, del Trentino-Alto Adige e del Piemonte. Ognuna di queste tre regioni avranno un approccio diverso, variabile a seconda delle esigenze locali. Andiamo a scoprire i dettagli e gli orari di questi scioperi.
Lo sciopero dei mezzi in Puglia, Piemonte e Trentino
Per quanto riguarda la Puglia, facciamo riferimento alla regione che sarà maggiormente coinvolta. Nelle province di Bari, Taranto e Legge i dipendenti delle Ferrovie Sud Est si fermano per circa 4 ore, a partire dalle 15:40 fino alle 19:39. Più dettagliatamente nel capoluogo riguarderà i lavoratori delle Ferrovie Appulo Lucane, mentre le autolinee Paolo Scoppio e Figlio e Sabato Viaggi a Lecce.

In Piemonte, sarà l’Atap a scioperare, quindi l’azienda che opera nelle province di Biella e Vercelli. Questa sarà interessata da uno sciopero di 24 ore che è stato organizzato da Filt-Cgil, Fit-Cisl e Cambiamenti M410.
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Nel Trentino-Alto Adige, invece, i protagonisti saranno quelli della Coopservice. Si tratta di lavoratori attivi nel mondo degli appalti ferroviari e che fanno riferimento agli stabilimenti di Bolzano, Merano, Brennero e San Candido. Questi sciopereranno per metà nella seconda metà dei loro rispettivi turni di lavoro.
Come previsto dalla legge, sono previste delle fasce di garanzia riconosciute in tutto il Paese, così da poter evitare l’immobilità nelle aree interessate e, di conseguenza, i disagi a danno dei cittadini. Queste però sono variabili a seconda delle aziende di trasporto. Generalmente, sono garantite le corse tra le 6 e le 9 e quelle serali dalle 18 alle 21.