Una situazione, di cui peraltro le sigle sindacali non erano state preventivamente informate, che interesserà nei prossimi giorni l’ospedale hub di Teramo. In particolare, le riduzioni di posti letto riguarderanno l’ospedale Mazzini dove la chirurgia toracica ospiterà l’otorino e la chirurgia vascolare ospiterà l’urologia e la senologia.
Riteniamo che questa soluzione non sia altro che la conseguenza di una politica deficitaria delle assunzioni del personale che, nel corso degli anni, ha penalizzato la Asl di Teramo. Speriamo che la direzione aziendale sia ferma con i referenti politici nel rappresentare questa riduzione dei posti come una soluzione non più perseguibile a discapito dell’offerta per i pazienti della provincia in questo periodo estivo.
Restiamo perplessi riguardo all’assenza di una programmazione del personale che riesca a garantire il servizio completo nell’ospedale hub, visto che ormai parliamo di rete come da dettami del decreto ministeriale 70 del 2015. Chiediamo che queste soluzioni tampone non vengano più prese al fine di evitare che la riduzione dell’offerta rischi di tramutarsi in disservizi ai cittadini nonostante l’impegno profuso dal personale in servizio.
Ritengo che tutte le attenzioni debbano essere rivolte alla soluzione della gestione delle acuzie prima di arrivare a parlare della possibile futura programmazione di una rete territoriale che andrà sicuramente rivista, mi auguro interessando per tempo le sigle sindacali in quanto organi preposti anche al confronto in tale materia se non altro in quanto costituite da operatori diretti del settore”.