La precisazione dell’esperto: “la popolazione deve sapere che non c’è allarme”
“Immigrato malato e in fuga, forse inconsapevole della gravità della sua condizione. Quanti casi come questo? Purtroppo la tubercolosi è tornata a diffondersi, gli italiani pagano i costi sociali e sanitari di anni di disastri e di invasione senza regole e senza controlli”. Così il vicepremier Matteo Salvini ha commentato il caso di immigrato, malato di tubercolosi, fuggito da un centro di accoglienza del Vicentino.
In particolare, il ministro dell’Interno fa propri i timori espressi dal presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, che ha sottolineato come i casi di Tbc siano particolarmente frequenti tra i cittadini extracomunitari.
Tuttavia il presidente della Società italiana di medicina delle migrazioni, Maurizio Marceca, invita alla calma e precisa: “Non abbiamo in Italia alcun allarme tubercolosi legato agli immigrati”. “Intervenendo con affermazioni poco scientifiche si rischia di creare panico sociale” ha dichiarato Marceca all’agenzia di stampa Ansa.