Rimborso spese, ecco come possono richiederlo anche le famiglie che non hanno figli. La cifra è davvero interessante per tutti.
Si tratta di una agevolazione fiscale confermata anche per il 2024, che consente di ottenere una detrazione IRPEF pari al 36% su un tetto massimo di spesa di 5.000 euro per ogni singola unità immobiliare. Ma cerchiamo di capire insieme a chi si rivolge.
Questo bonus è stato introdotto dalla Legge di Bilancio del 2019 e ha subito vari rinnovi ed è ancora valido per quest’anno. È l’Agenzia delle Entrate a gestire tutte le fasi del bonus, dalla richiesta all’erogazione. Ma entriamo nello specifico.
Per poter beneficiare di questa agevolazione, non è necessario avere requisiti ISEE specifici. Chiunque è proprietario, usufruttuario, inquilino o detentore di un immobile in comodato d’uso può usufruire del bonus verde. Anche i condomini e gli enti pubblici o privati che corrispondono l’IRES sono ammissibili. Questo beneficio riguarda interventi di ristrutturazione e sistemazione degli spazi verdi, come giardini, terrazzi e aree comuni condominiali.
La detrazione si applica sull’immobile oggetto dei lavori e può essere cumulata per tutte le unità immobiliari di proprietà della stessa persona. Se si vende l’immobile su cui sono stati effettuati interventi rientranti nel bonus verde, la detrazione non utilizzata può essere trasferita automaticamente al nuovo proprietario.
Per quanto riguarda i condomini, la detrazione rientra nel tetto massimo di spesa del singolo condominio. L’agevolazione viene ripartita in 10 rate costanti a partire dall’anno successivo a quello in cui sono state sostenute le spese.
Per ottenere il bonus verde, è necessario che gli interventi siano certificati tramite una ricevuta fiscale rilasciata dall’impresa esecutrice dei lavori. È inoltre obbligatorio presentare un’autocertificazione in cui si attesti che le spese sostenute rientrano nel limite di 5.000 euro e che i lavori rispettino le normative di legge.
Durante la dichiarazione dei redditi, le spese sostenute per il bonus verde dovranno essere indicate nel quadro “E” del modello 730 con il codice 12 nell’anno in cui sono state effettuate. È importante fornire al commercialista o a un CAF autorizzato tutte le fatture o ricevute che riportino il codice fiscale dell’intestatario della detrazione e una descrizione dettagliata dei lavori eseguiti. Inoltre, sarà necessario presentare la documentazione che attesti il pagamento delle spese attraverso mezzi tracciabili.
L’agevolazione non può essere ceduta a terzi, come aziende o banche, ma può essere utilizzato direttamente per lo sgravio dell’imponibile IRPEF. Il bonus verde rappresenta un’opportunità per incentivare la cura e la sistemazione degli spazi verdi, rendendo gli immobili più belli e funzionali. Inoltre, promuove la sostenibilità ambientale e contribuisce a migliorare la qualità della vita all’interno delle abitazioni.
Pertanto, se si desidera usufruire di questa agevolazione, è consigliabile raccogliere tutte le documentazioni necessarie e presentare la richiesta durante la dichiarazione dei redditi. In questo modo, si potrà ottenere una detrazione fiscale fino al 36% delle spese sostenute per i lavori di sistemazione e rinnovamento degli spazi verdi.