Oggi analizziamo quelli che sono abusi edilizi non sanabili, questo porterà, prima o poi, alla demolizione. Cosa fare in queste circostanze?
Cos’è un abuso edilizio? Molti provano confusione di fronte a questi termini e per questo vogliamo approfondirli prima di parlare di altro. Questo termine è utilizzato per descrivere una serie di illeciti rispetto a concessioni del Comune o del Catasto. Queste tipologie di abuso edilizio possono essere legate a vari tipi di interventi.
Tra questi spuntano quelli senza titolo abilitativo necessario, in totale difformità dal titolo abitativo, in parziale difformità, con varianti essenziali. In alcuni casi però questi disagi possono essere sanati, anche abbastanza rapidamente. Bastano alle volte, infatti, degli accorgimenti o delle semplici dichiarazioni per sistemare tutto.
Come spiegato in precedenza però, non sempre è possibile sanare questi abusi edilizi e a quel punto si rischia la demolizione immediata. Andiamo ad analizzare più da vicino proprio questo ultimo aspetto e cerchiamo di approfondirlo per chi si trova in questo tipo di situazione.
Cosa sono gli abusi edilizi non sanabili? In termini tecnici si tratta di quei lavori che non rispettano la “doppia conformità” alle norme vigenti specificata nell’articolo 36 del Testo Unico Edilizia. Queste si verificano sia all’avvio dei lavori che direttamente al momento di quella che è la richiesta della sanatoria.
L’unica soluzione in questo caso, purtroppo, è la demolizione dell’opera edilizia abusiva e con il successivo ripristino di quello che è lo stato originario dei luoghi in questione. Le difformità dunque non possono essere risolte in questo caso e la situazione rischia di diventare un po’ troppo complicata.
Come facciamo a sapere se l’abuso edilizio è non sanabile? La valutazione richiede di fatto uno studio approfondito dei regolamenti e della legge in merito. Bisogna studiare attentamente la documentazione insieme a degli specialisti che possono valutare la richiesta di eventuali permessi e autorizzazioni.
Se scopriamo che il nostro immobile è vittima di questa situazione possiamo venderlo? Sì, la presenza di questi abusi non vieta l’acquisto o la vendita di questo immobile all’asta. Una volta che i nuovi proprietari entrano in possesso dell’immobile hanno, di fatto, un periodo di 120 giorni per andare a regolarizzare la situazione, ottenendo di fatto una breve proroga. Va specificato però che la presenza dell’abuso deve essere specificato nella perizia allegata all’avviso di vendita in questione.