Dichiarare una falsa residenza è reato e può portare a conseguenze molto spiacevoli: ecco le possibili conseguenze a cui si va incontro
Nella società moderna, la residenza è un elemento cruciale per determinare una serie di diritti, vantaggi e responsabilità. Dunque, non scherzate con il fuoco. Le conseguenze, per un’azione così scriteriata, sono molto serie. Ebbene sì: dichiarare una falsa residenza è reato. Ecco cosa si rischia nell’ordinamento italiano.
Alcune persone possono essere tentate a dichiarare una residenza falsa al fine di ottenere benefici o evitare obblighi. Giusto per fare qualche esempio: mentire riguardo al luogo in cui si vive al fine di ottenere vantaggi fiscali, prestazioni sociali, servizi pubblici o per sfuggire a determinate leggi locali o nazionali.
Ecco, sappiate bene che tutto questo va contro le leggi del nostro Paese. Ovviamente, vi sono varie fattispecie di reato e molto varia quando si tratta di frodi su larga scala o reati finanziari.
Le conseguenze legali possono variare, ma di solito comportano multe significative e persino il carcere, a seconda della gravità dell’infrazione e delle leggi locali. La falsa residenza può integrare il reato di falsità ideologica, individuato dall’articolo 483 del Codice penale. Ovviamente il reato si configura se la dichiarazione mendace è contenuta in un atto pubblico o se viene dichiarata a un pubblico ufficiale.
Chi commette il reato di falsità ideologica rischia la reclusione fino a 2 anni. Quando la dichiarazione falsa è contenuta in documenti come gli atti di nascita, matrimonio o unione civile, morte, cittadinanza, la reclusione è di minimo 3 mesi. La dichiarazione mendace, a volte, può rientrare in fattispecie di reato ancora più gravi come per esempio l’indebita percezione di erogazioni pubbliche, che è punita con la reclusione da 6 mesi a 3 anni per i privati oppure dalla sanzione amministrativa (tra 5.164 e 25.882 euro entro il triplo di quanto percepito indebitamente) se la somma percepita non supera i 3.999,96 euro
Rischia grosso anche chi dichiara falsamente la propria residenza fuori da atti pubblici. Anche se questo non configura un reato penale, infatti, le conseguenze possono essere piuttosto spiacevoli: si può parlare per esempio di illeciti fiscali e tributari, volti a eludere le tasse. Un esempio classico è per non pagare l’Imu. Mentre dichiarare una residenza falsa in un accordo privato può configurare l’ipotesi di truffa contrattuale. Ovviamente, vale per i cittadini di qualsiasi nazionalità e, anzi, per quelli stranieri, può essere ostativa rispetto al rinnovo del permesso di soggiorno.