La perizia scagiona gli altri due nigeriani arrestati con l’accusa di essere gli autori dell’efferato omicidio della giovane.
A due mesi dall’omicidio di Pamela Mastropietro, la diciottenne romana uccisa a Macerata, una perizia del Ris mette parzialmente in discussione la ricostruzione dei fatti che ha portato all’arresto di Desmond Lucky, Lucky Awelina e Innocent Oseghale.
Secondo la perizia depositata in Procura, l’unico dei tre presente nell’appartamento dove è stata uccisa Pamela sarebbe Oseghale, mentre degli altri due non è stata rinvenuta alcuna traccia. Questo tuttavia non esclude che i due possano aver aiutato Oseghale a spostare il corpo della ragazza, che fu ritrovato in due trolley, abbandonati sul ciglio della strada nei pressi di Pollenza.
Commentando gli ultimi e inaspettati esiti investigativi, lo zio di Pamela ha dichiarato: “Non cerchiamo un colpevole a tutti i costi, ma pretendiamo che i colpevoli paghino fino in fondo. Aspetto di poter leggere queste carte prima di esprimermi. Certo è allarmante e imbarazzante che la pista che la Procura ha seguito per due mesi possa ora essere stravolta da questo esito. Ma abbiamo fiducia massima nel lavoro degli inquirenti e siamo certi che nulla sarà lasciato al caso”.