Meccatronica, Boccanera (Fim Cisl): la Confindustria arriva tardi

Teramo. L’iniziativa degli istituti superiori tecnici per formare figure da inserire nelle aziende del futuro. Il tema, di attualità in questi giorni, favorisce una riflessione da parte di Marco Boccanera (segretario Fim Cisl).

 

“Premesso che l’iniziativa nel suo insieme copia il modello tedesco sul quale le parti sociali posso essere anche in accordo”, sottolinea. “Ma tutto il pezzo mancante (giacché copiate fatelo per intero) implica la condivisione con le stesse (modello IG Metall) dove intervengono a spiegare ai futuri “professionalizzati” diritti e doveri, in particolar modo sulla sicurezza (se ne parla tanto in confindustria) ma nello specifico sulla professionalità che, i “datori” cercano. E che ci auspichiamo non finisca al ribasso italiano. Non abbiamo nessun pregiudizio su questa iniziativa, ma riteniamo che, formare (come a Castelli) dei bei vasi di ceramica che piacciono solo da una parte, non garantisce un futuro lavorativo. Ma una macchina umana che rispecchi una esigenza produttiva. Il modello “teutonico” va stretto ai futuristi giovani della Confindustria Teramo, sembrano come i “bambini” quando lasciano metà del piatto, perché hanno mangiato solo quello che gli interessava.

Come Fim-Cisl riteniamo nel complesso una iniziativa lodevole, ma rimarchiamo la pentola senza il coperchio, e soprattutto rimarchiamo la tesa di mano alla sezione Automotive e Confindustria Teramo che, nonostante i vari convegni vanno avanti da soli. Come parti sociali riteniamo “doveroso” a questi istituti “tecnici” che sposano una giusta causa di formazione e futuro per i giovani di inserire nel percorso formativo delle ore dedicate con docenze Sindacali. La nuova generazione dei futuri metalmeccanici è, e deve essere il volano del cambiamento di un mondo lavorativo disinformato”.

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