Si è chiusa l’indagine per quanto riguarda la mafia dei pascoli. La Procura ha emesso le notifiche per gli indagati ed ora si attende il processo.
Svolta importante per quanto riguarda l’indagine sulla mafia dei pascoli. La Procura ha terminato, dopo i lungi accertamenti compiuti dalla Guardia di Finanza, l’inchiesta. Si tratta di un passaggio fondamentale in una vicenda che ha fatto molto discutere e continuerà a farlo ancora per diverso tempo.
Sono 75 le persone iscritte sul registro degli indagati. Sono di soggetti residenti in tutta Italia per un giro di affari illecito che si dovrebbe aggirare intorno ai 5 milioni di euro. Da sottolineare che per le Fiamme Gialle dietro questa vicenda ci potrebbe essere la mafia foggiana. Un sospetto arrivato per la presenza di figure vicine ad organizzazioni criminali del Gargano. L’inchiesta, quindi, proseguirà nei prossimi giorni per cercare di ricostruire meglio la vicenda ed eventualmente trovare il coinvolgimento di altre persone. Si tratta di una vicenda, quindi, che è destinata ad avere novità in futuro.
Il modus operandi delle imprese coinvolte in questa indagine era il solito. L’associazione a delinquere avrebbe simulato di essere in possesso i requisiti necessari per ottenere la disponibilità di terreni e di titoli PAC, che vengono rilasciati in modo gratuito ai nuovi giovani imprenditori agricole.
Gli inquirenti, però, hanno portato alla luce che queste aziende non esistevano e per questo motivo è scattata l’iscrizione sul registro degli indagati di questi 75 soggetti. I punti da chiarire sono ancora diversi. Non ci resta che aspettare i prossimi giorni per cercare di capire l’eventuale coinvolgimento di altre persone ed eventualmente le decisioni da parte del Gip nei confronti degli individui finiti nel mirino della Guardia di Finanza.
Come precisato in precedenza, la Guardia di Finanza ha dubbi sul possibile coinvolgimento della mafia foggiana in questa associazione a delinquere. Alcune persone indagate sono vicine ad esponenti delle cosche del Gargano e, quindi, si preferisce mantenere il massimo riserbo almeno fino a quando non si hanno sicurezze.
Di certo si tratta di una vicenda che ha tenuto banco per diversi mesi e molto probabilmente il dibattito continuerà anche in futuro visto che i punti da accertare sono diversi.