Madonna di Trevignano, fuori le prime risposte sui prelievi di sangue: cosa é accaduto durante la Tac

A distanza poco tempo dalle analisi alla statuetta della Madonna di Trevignano, emergono i primi risultati che infittiscono l’indagine.

La vicenda di Gisella Cardia si fa sempre più complessa. L’indagine giudiziaria, che ruota attorno alle famose statue della Madonna di Trevignano, che avrebbero versato lacrime di sangue, continua a suscitare interesse. Cardia, coinvolta nell’inchiesta per truffa aggravata, ha organizzato incontri di preghiera a Trevignano Romano, dove le statue venivano mostrate ai fedeli, che le consideravano portatrici di miracoli. L’inchiesta riguarda anche le donazioni ricevute durante questi eventi.

Statua della madonna che piange sangue
Madonna di Trevignano, fuori le prime risposte sui prelievi di sangue: cosa é accaduto durante la Tac (credit: ANSA) – abruzzo.cityrumors.it

Per questo motivo, lo scorso lunedì 2 dicembre, una delle statuette lacrimanti di Gisella Cardia, insieme al quadro del Cristo trasudante, sono stati sottoposti a una TAC presso la Fondazione Santa Lucia di Roma. Gli esami hanno rivelato un dettaglio importante in un puzzle complesso, in cui si intrecciano spiritualità e l’accusa di truffa aggravata in concorso. I primi risultati, ottenuti tra commozione tra i presenti, rispetto e ricerca della verità, sembrano fornire indizi determinanti.

La composizione del sangue sulla statuetta di Gisella

Durante le analisi, presenti c’erano una decina di persone, tra cui il consulente nominato dal gip Emiliano Giardina, i medici, gli avvocati dei coniugi Cardia, Solange Marchignoli e Giuseppe Marazzita, e la perita Marina Baldi. La TAC effettuata sulla statuetta della Madonna ha suscitato emozione tra tutti i presenti. Il clima in sala ospedaliera era di grande silenzio, un rispetto tangibile che ha coinvolto tutti, indipendentemente dalle opinioni personali, ha dichiarato l’avvocato Solange Marchignoli a Fanpage.

Gisella Cardia e la madonna di Trevigliano
La composizione del sangue sulla statuetta di Gisella (credit: ANSA) – abruzzo.cityrumors.it

Al momento, i risultati sono sottoposti a segreto istruttorio e sono ancora riservate le immagini dell’interno della statua. Queste saranno accessibili alle parti interessate verso i primi di gennaio 2025. Tuttavia, sono già emersi alcuni risultati preliminari che potrebbero essere determinanti.

La zona sottoposta ad analisi è quella perioculare, dove la statua della Madonna presenta macchie di sangue, come a indicare una lacrimazione. Le prime osservazioni suggeriscono che si tratti di sangue umano, sebbene non sia ancora stato identificato l’origine e non siano note le modalità con cui è stato applicato.

Per quanto riguarda le sostanze oleose presenti sulle statue, non sono stati effettuati ulteriori accertamenti, ma sembra trattarsi di un olio profumato, come confermato in precedenza dal professor Giardina.

Al momento, come ha spiegato l’avvocato Solange Marchignoli, “Siamo in attesa di sapere se la traccia di sangue è singola o mista, cioè se appartiene a un solo DNA o a più di uno. Inoltre, si cercherà di determinare, confrontando i dati con la banca dati nazionale, a chi appartiene il DNA, se maschile o femminile.”

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