L’intelligenza artificiale al servizio della natura: “Possiamo salvare gli animali”

Con a base l’uso dell’Intelligenza Artificiale è anto un progetto che ha come obiettivo quello di raccogliere dati per salvare gli animali

In Canada è stato lanciato un progetto, per mezzo dell’Intelligenza Artificiale per tenere sotto controllo l’estinzione di massa degli insetti. Lo scopo è quello di raccogliere dei dati che possano invertire il trend ed evitare che possano sparire alcune specie preziose per il pianeta. Maxim Larrivee, direttore dell’Insectarium di Montreal, ha parlato ai microfoni di AFP spiegando i dettagli del progetto.

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L’intelligenza artificiale al servizio della natura: “Possiamo salvare gli animali” – Abruzzo.cityrumors.it

Di tutte le estinzioni di massa – ha detto – a cui abbiamo assistito in passato, quella che ha colpito gli insetti si sta verificando mille volte più velocemente”. Una rapidità che sta rendendo impossibile raccogliere adeguatamente dati, oppure mettere in atto qualsiasi azione per allentarlo.

Il nome del progetto, che avrà sede a Montreal in Canada, è ‘Antenna’. Qui verranno posti degli insetti sotto una grande lente d’ingrandimento a forma di cupola trasparente. In più, in giro per il Paese sono state installate numerose foto trappole nelle foreste pluviali di Panama.

Queste, alimentate a energia solare che scattano foto ogni 10 secondi agli insetti attratti dalle luci UV. Una serie di innovazioni che, anche grazie all’Intelligenza Artificiale, che permettono di avere dei dati super dettagliati e rappresentano una novità anche per Larrivee che ha ammesso: “Sembra fantascienza anche per noi”. 

L’importanza di conoscere la natura

L’allarme, comunque, è stato lanciato. Per gli scienziati questa potrebbe essere una delle estinzioni più rapide nella storia, insieme a quella dei dinosauri. Larrivee ha spiegato che questi dati dovrebbero creare:Strumenti decisionali per governi e ambientalisti, con l’obiettivo di sviluppare politiche di conservazione che aiutino a ripristinare la biodiversità”.

Anche David Rolnick, specialista in biodiversità presso il Quebec AI Institute che lavora al progetto Antenna, ha commentato la funzionalità di questo progetto: “Abbiamo scoperto che quando siamo andati a Panama e abbiamo testato i nostri sistemi di sensori nella foresta pluviale, nel giro di una settimana abbiamo trovato 300 nuove specie. E questa è solo la punta dell’iceberg”. 

Sciame di papi
L’importanza di conoscere la natura – Abruzzo.cityrumors.it

Questa strumentazione è fondamentale e rappresenta una novità impressionante: “Questa è la prossima frontiera del monitoraggio della biodiversità” ha detto ancora Rolnick. Il progetto Montreal utilizza un modello open source, con l’obiettivo di consentire a chiunque di contribuire ad arricchire la piattaforma inserendo i dati registrati sul tema.

Anche Julie Jodoin la direttrice dell’Espace Pour La Vie, ovvero un’organizzazione che riunisce cinque musei di Montreal, tra i quali rientra anche l’Insectarium ha invitato la popolazione ad avvicinarsi alla natura e a ciò che sa offrire: “Non conosciamo la natura, non possiamo chiedere ai cittadini di cambiare il loro comportamento”. 

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