La Sirena di Tortoreto richiama un mito antico poco diffuso in Abruzzo

La statua della Sirena, nell’omonima fontana (foto tratta da Wikimedia Commons), è uno dei simboli della città di Tortoreto e, nella marina abruzzese non ce ne sono altri analoghi.

 

Ammirevole per le sue forme morbide e dinamiche, la creatura del mare è una valida attrazione che accoglie gradevolmente turisti e visitatori della città balneare, con un richiamo a un mito antico, incantevole e misterioso.

In Abruzzo, non è molto diffusa la saga delle sirene e qualche simbolo delle Ninfe del Mare è visibile anche nell’entroterra: ad esempio nel portone principale della Cattedrale di Teramo, nella facciata maiolicata della chiesa della Madonna delle Grazie a Collarmele (AQ) e in qualche altro luogo. Una Sirena bicaudada figura anche in diversi stemmi della potente famiglia dei Colonna.

E’ singolare lo stemma Cardinalizio dei Principi Colonna, nel quale, sul capitello che sormonta la Colonna, è seduta una Sirena bicaudata che tiene in ciascuna mano una delle due code. Il simbolo della Diva marina nel blasone è un emblema di potenza navale della nobile famiglia romana.

Il video sottotitolato con il componimento “Notte Abruzzese”-“Li Cante de Sirene”, scritto da Lucio Cancellieri e musicato da Camillo Berardi, mostra un ampio ventaglio di “Dive del mare” in variegate culture e civiltà.

Camillo Berardi

 

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