La Russia e il cammello kamikaze, la tattica utilizzata in guerra contro l’Ucraina

La guerra tra Russia e Ucraina si apre anche a nuove tecniche, prende sempre più piede quella del cammello kamikaze: come funziona

La guerra russo-ucraina continua a far parlare di sé in uno scenario internazionale che nell’ultimo quinquennio ha vissuto situazioni drammatiche e che, oggi, non sembrerebbe aver pace. Mentre l’attenzione si sposta sulla salita al governo, la seconda, di Donald Trump e sulle novità che questo potrebbe comportate, la Russia torna al centro dell’attenzione.

Soldato che spara
La Russia e il cammello kamikaze, la tattica utilizzata in guerra contro l’Ucraina (Ansa Foto) – Abruzzo.cityrumors.it

Per quanto le due cose siano strettamente legate, con gli Stati Uniti che con il tycoon al governo potrebbero andare incontro a delle trattative per riappacificare il conflitto, le ultime notizie provenienti da Mosca raccontato di una guerra ormai aperta a tutto. Operazioni che hanno superato ogni limite e che fanno riaffiorare ricordi drammatici nella popolazione mondiale.

I kamikaze, infatti, sono una tecnica di attacco estrema inventata dai giapponesi nel corso delle Seconda Guerra Mondiale, sviluppatasi negli anni seguenti non più come ‘arma’ bellica, ma come mezzo per svolgere attentati di enormi proporzioni e tra questi, alcuni, che hanno scritto la storia dell’umanità.

Ed è così che la Russia ha aperto a queste tecniche, proponendo nella guerra contro l’Ucraina delle missioni che vanno al limite del suicidio, con lo scopo di trasportare al fronte mine, munizioni e altri equipaggiamenti all’interno del campo di battaglia.

La tattica del cammello

Il tutto nasce in realtà già nel 2022, quando ad agosto, durante l’assedio di Bakhmut, a idearla furono i mercenari della compagnia nota come Wagner. A questo tipo di operazione estrema era stato dato il nome di tattica del cammello. Questa è andata avanti anche in questi due anni, dopo lo scioglimento della Wagner.

Soldato dirige un drone
La tattica del cammello (Ansa Foto) – Abruzzo.cityrumors.it

Un uomo si carica tutto sulle spalle e, disarmato, attraversa l’area nella speranza di portare rifornimenti. Non ha armi perché lo appesantirebbero e perché sarebbero inutili, impossibile da estrarre in tempo per difendersi. In quel sanguinoso 2022 erano stati circa 20 mila i soldati morti a seguito di questa iniziativa.

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Oggi i numeri rischiano di peggiorare ancora. I soldati incaricati di effettuare la tattica del cammello finiscono spesso nel mirino dei nuovi droni Fpv (First Person View), che lo tengono nel mirino allertando i cecchini che gli sparano prima che raggiungano la destinazione. Insomma, se non kamikaze, sicuramente una tecnica suicida che espone i propri uomini al facile fuoco nemico.

Il tutto si spiega con un concetto abbastanza semplice, per quanto tragico. La Russia preferisce perdere la vita di un uomo, piuttosto che accettare la distruzione di un robot. Per questo si affida a questi runner e non a macchine, costringendoli a fuggire tra i palazzi, nel tentativo di non essere notati e conquistarsi la sopravvivenza.

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