Nel nostro Paese scatta l’allarme influenzale. I casi sono in forte ascesa e Fabrizio Pregliasco ai nostri microfoni fa il punto della situazione
Un milione e mezzo di italiani al letto con la febbre nell’ultimo mese. È allarme influenza in Italia. I casi sono in forte aumento e il picco non è arrivato. Sono molti gli esperti che sottolineano come la stagione si preannuncia molto impegnativa proprio a causa dei diversi virus che circolano nel nostro Paese. Quello che ad oggi fa più paura è la variante australiana visto che si tratta di un qualcosa di nuovo, ma si temono anche per altre infezioni e tra queste i medici non dimenticano il Covid.
Ai nostri microfoni è intervenuto in esclusiva Fabrizio Pregliasco. Con il virologo abbiamo fatto il punto sulla stagione influenzale e quali sono le persone che rischiano maggiormente di restare a letto proprio a causa della febbre.
Dottor Pregliasco, cosa dobbiamo attenderci dalla stagione influenzale?
“Quest’anno ci aspettiamo una stagione influenzale molto impegnativa, simile a quella dello scorso anno. Possibili un totale di 15 milioni di casi determinati dal mix complessivo dei vari virus, con una presenza di Covid anche se sottovalutato dal punto di vista della comunicazione“.
Qual è il virus più pericoloso?
“Sicuramente una influenza pensante è la H3N2 di origine australiana, che tra i tanti virus ha caratteristiche di maggiore intensità dei sintomi e anche un interessamento a livello encefalitico. Quindi si possono avere forme di confusione e disorientamento soprattutto negli anziani. Si tratta di un qualcosa di nuovo e, insieme agli altri, contribuirà a determinare una situazione abbastanza impegnativa“.
Questa influenza colpisce una categoria di persone precisa?
“Assolutamente no. Colpisce tutti. Anche se dobbiamo dire che, in termini numerici, i giovani sono più a rischio perché una qualche residua risposta di infezione pregressa a questa variante nei più adulti è presente. Però, essendo relativamente nuovo, non c’è nessuna categoria che sarà risparmiata. E gli effetti più pesanti li avremo agli estremi della vita“.