Se sei alla guida non fare questo sbaglio perché il rischio è quello di multe da record oltre che naturalmente la sospensione della patente
La sicurezza stradale è la priorità e la tecnologia negli ultimi anni sta andando in aiuto per cercare di diminuire al minimo i numeri degli incidenti. Nelle scorse settimane in molte zone del nostro Paese è entrato in funzione il cosiddetto tutor intelligente. È un autovelox molto differente rispetto al tradizionale e che costringe l’automobilista a prestare la massima attenzione se non si vogliono fare i conti con multe salate oltre che il ritiro della patente.
Secondo le informazioni a disposizione, non rispettare il limite di velocità può portare ad una multa che supera i 3mila euro. Una cifra davvero esorbitante se si pensa a quanto è avvenuto fino ad oggi. Stando all’Aspi, da quando il tutor è in funzione gli incidenti mortali sono diminuiti del 56% e il tasso del 25%. Insomma, sembra funzionare, ma siamo ancora solamente all’inizio e la strada è assolutamente lunga. Ma andiamo a vedere come funziona e a cosa deve fare attenzione l’automobilista.
Come funzionano i tutor intelligenti
I tutor intelligenti hanno un funzionamento differente rispetto agli autovelox. Infatti, come sappiamo, il controllo della velocità avviene in un punto preciso e, una volta superato, si può riprendere a viaggiare ad una andatura sostenuta. In questo caso il controllo è esercitato in una modalità diversa e anche più complessa.
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Infatti, i tutor sono disposti su un tratto di strada abbastanza lungo per controllare se la velocità media con cui si è riusciti a percorrere quel tragitto rientra nei limiti. Se è così, allora non si ha il rischio di multa. In caso di violazione (compresa anche la circolazione su corsie non consentite), entra in campo tutto un meccanismo che porta ad una multa da oltre 3mila euro oltre che una sospensione della patente. Naturalmente la sanzione dipende anche dal limite di velocità non rispettato.
Massima attenzione, quindi, quando si va sulla A14. I tutor intelligenti, per il momento, si trovano tutti tra Pesaro e Rimini Sud e sono quattro. Ma non è da escludere che, visti anche i risultati ottenuti, non si decida di aumentare il numero. Naturalmente siamo ancora agli inizi di questo nuovo meccanismo e vedremo quali saranno gli effetti in futuro.
