Divieto uso del pescato ad uso familiare. Cardinali: la legge va superata

Teramo. “Sono trascorsi più di vent’anni dall’emanazione dell’ordinanza del Comando del Compartimento Marittimo di Pescara con la quale si vietava la raccolta di tutte le specie di molluschi lamellibranchi (telline, vongole e cozze) e, nonostante alcuni tentativi, nulla è stato ancora fatto per togliere tale divieto.

 

Sono già al lavoro per approfondire ed esaminare la questione, coinvolgendo le realtà di competenza”. Così in una nota la consigliera regionale della Lega, Simona Cardinali, che sottolinea: “La situazione del nostro mare, come ha evidenziato il sindaco Andrea Scordella, è cambiata da tempo rispetto al 2001 quando sulla costa abruzzese, quella pescarese in particolare, si registrò un grado di inquinamento che portò al divieto di balneazione in diverse parti del litorale della nostra Regione.

 

Negli ultimi anni, una buona parte della nostra spiaggia e del nostro mare rientrano nei parametri delle acque pulite, compresa anche l’Area Marina Protetta del Cerrano, proprio a seguito della verifica della balneabilità e dell’assenza di inquinamento. Considerato che in altre zone costiere italiane, alcune meno certificate della nostra sotto il profilo ambientale, questo divieto non c’è mai stato o è stato da tempo eliminato, è giusto che anche la nostra Regione si adoperi in tal senso, per porre rimedio a questa vera e propria penalizzazione per il nostro litorale abruzzese e per i turisti che vengono qui in estate, ai quali è vietato raccogliere anche una modica quantità di molluschi eduli per uso famigliare.

 

Sarà mia premura – conclude la Cardinali – impegnarmi per dare risposte concrete su questa problematica. Ho gia’ interessato l’ARTA che dovrà interagire di concerto con l’Istituto Zooprofilattico, ed eventualmente la Regione per accertare la reale situazione e procedere per dare risposte certe e risolutive”

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