In tale occasione l’allora parroco, ora defunto ha provveduto a sporgere denuncia presso la stazione Carabinieri di Senigallia.
Le foto delle opere e la loro descrizione furono inserite nella “banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti” gestita dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.
I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dell’Aquila, eseguendo i dovuti accertamenti e riscontri tramite tale banca data hanno stabilito senza alcuna ombra di dubbio che i dipinti recuperati a Cortino sono gli stessi asportati da oltre 25 anni a Senigallia.
Le due opere olio su tela, di autore ignoto risalenti a un periodo tra il XVI e XVII secolo, delle dimensioni di cm 60×50, privi di cornice, aventi ad oggetto rappresentazioni religiose, in particolare in uno è dipinto “San Vincenzo Ferreri” mentre l’altro rappresenta “la fuga in Egitto”, erano stati sottoposti a sequestro all’atto del rinvenimento.
Nei prossimi giorni gli stessi saranno restituiti al legittimo proprietario che è la Diocesi di Senigallia, così come disposto dall’autorità giudiziaria, ma non sicuramente nella chiesa di origine la quale è chiusa perché inagibile.