Allarme diesel, ancora nuovi danni alle auto: cosa sta succedendo e perché. Ecco che cosa c’è da sapere per evitare di andare incontro a brutte sorprese.
Nell’ultimo periodo si sono registrati diversi casi di danni e malfunzionamenti del motore delle auto a diesel proprio per colpa di questo tipo di carburante. Sebbene recentemente sia stata avviata una campagna di sensibilizzazione al fine di promuovere l’uso di veicoli elettrici ed ibridi per limitare l’inquinamento, ad oggi in Italia le auto a benzina e a diesel continuano a dominare il mercato.
Basta pensare che attualmente il settore automobilistico è caratterizzato in prevalenza da motori diesel e benzina, che si attentano al 41 e al 38%. Le auto ibride sono, invece, ferme al 7%, mentre le auto completamente elettriche si attestano al 2%.
Non c’è quindi da stupirsi se migliaia di persone che guidano un veicolo diesel hanno riscontrato danni al motore per colpa di quella che è nota come ‘la peste del diesel’. Scopriamo subito di che cosa si tratta.
Danni alle auto per colpa del diesel: cosa sta succedendo e perché
Come abbiamo anticipato poco fa, nonostante l’avanzata di veicoli elettrici e ibridi, i motori diesel continuano a dominare il mercato con la maggioranza della vendite. Ciò che, però, molte persone non sanno è che il diesel, oltre ad inquinare l’ambiente, è anche soggetto ad un problema estremamente diffuso. Stiamo parlando della cosiddetta ‘peste del diesel’.
In pratica il diesel, così come la benzina, è un combustibile fossile che si crea dalla decomposizione anaerobica (cioè in assenza di ossigeno) di materia vivente che contiene energia come risultato di un processo antico di fotosintesi. In presenza di particolari condizioni durante tale processo si possono formare dei parassiti. Vale a dire dei di microrganismi come funghi, batteri o lieviti che causano a loro volta la formazione di fanghi biologici che finiscono con il creare danni al motore.
Di fatto questi fanghi possono intasare i tubi e i filtri del carburante, finendo per provocare gravi problematiche al motore. Anche i veicoli a benzina (soprattutto quelli con un’elevata miscela di biocarburante E10, E85 o E100) non sono del tutto privi di simili rischi. Tuttavia, possiamo dire in generale che si tratta di un fenomeno che riguarda in primo luogo il diesel.
Ad essere maggiormente colpiti da questi parassiti sono i mezzi che passano molto tempo fermi, come ad esempio camper, macchine d’epoca, veicoli agricoli o barche. Al contrario, laddove c’è un ricambio di carburante continuo il rischio è minore.
Per prevenire il fenomeno è dunque consigliato sostituire il carburante regolarmente e non lasciare riposare il combustibile per lungo tempo. Pertanto, se non si utilizza un veicolo per mesi, è meglio svuotare del tutto il suo serbatoio.