“La richiesta di un tavolo di confronto si rende assolutamente necessaria al fine di capire le ragioni che hanno portato l’unità di crisi e la Asl alla decisione della zona rossa per i nostri comuni – dichiarano i primi cittadini – anche in considerazione degli esigui numeri dei contagi ed il trend in netta diminuzione nell’ultima settimana ed in base ai dati forniti da alcuni comuni limitrofi che evidenziano una situazione analoga o, addirittura peggiore della nostra. Alla luce di questo ci auguriamo che sia possibile rivedere l’ordinanza prima della giornata di venerdì 30 aprile. L’ulteriore danno economico che subiranno le nostre realtà non è quantificabile ed è nostro diritto avere chiarezza sulla ripartizione delle zone rosse”.
“Inspiegabile decisione. Oggi anche la Pro Loco Giulianova, come associazione apartitica, non può non prestare la propria voce a favore dei suoi oltre trenta soci esercenti di Giulianova, da mesi obbligati alla chiusura della propria attività o aperti con restrizioni al limite del tollerabile, che aspettavano con ansia la riapertura del 26 aprile”.
Lo ha dichiarato la Pro Loco Giulianova Vivere Il Mare, spiegando che “l’indignazione è diffusa su tutto il territorio riguardo all’obbligo di far restare Giulianova in zona rossa fino al 03 Maggio con un indice ufficiale RT di 0,68, che non giustifica tale decisione. Uniti ci appelliamo al buon senso del Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio per verificare l’errore assunto nei confronti di Giulianova, per dati probabilmente non aggiornati inviati dalla Asl di Teramo. Certi della sua comprensione attendiamo una celere risposta affinché le attività Giuliesi possano riaprire, come del resto accade nella maggior parte del territorio nazionale con RT inferiore a 1”.