Villa Rosa, il cavallo di Manuel (vittima di omicidio) a disposizione dei ragazzi disabili: l’iniziativa

Villa Rosa. Si svolgerà domani, mercoledì 11 settembre, nella tenuta del papà Roberto Spinelli a Villa Rosa di Martinsicuro, una giornata all’insegna della solidarietà e del reciproco aiuto.

 

La famiglia di Manuel Spinelli, il ventiduenne di Martinsicuro ucciso con due fendenti davanti agli occhi della sua famiglia all’uscita di un locale di Alba Adriatica, nel giugno di due anni fa, mette Rhum, il bellissimo cavallo di proprietà del figlio, a disposizione di alcuni ragazzi affetti da disabilità. La giornata è stata organizzata dal coordinamento Codice Rosso che si occupa di violenza di genere ma anche di omicidi e che si batte per la certezza della pena.

 

“Ho conosciuto Roberto e sua moglie Cinzia, insieme a Manuela la giovane moglie di Manuel, subito dopo la tragedia e posso dire che sono persone speciali, come poche. Ero sicura che avremmo potuto contare su di loro per questa iniziativa e non smetteremo mai di ringraziarli per la loro testimonianza di vita e di dignità che ci trasmettono ogni giorno”, spiega Adele Di Rocco, una delle attiviste fondatrici del coordinamento.

 

“Roberto metterà a disposizione Rhum, il cavallo del figlio Manuel insieme ad altri cavalli, per lo svolgimento di pet-therapy. Si tratta di un primo incontro, una sorta di esperimento pilota sul quale calibrare i successivi. Siamo già in contatto con altre associazioni e realtà di questo tipo” spiega Elena Pesce, l’altra attivista cofondatrice del coordinamento “e l’aiuto sarà reciproco, perché aiuterà anche la famiglia di Manuel, per quanto possibile, ad elaborare il tremendo lutto”.

 

Aggiunge entusiasta e commosso al tempo stesso Roberto Spinelli, il papà di Manuel: “Sono felice di poter essere d’aiuto a questi ragazzi così come sono sicuro che anche Manuel lo sarà. Appena mi è stata prospettata l’idea ho detto subito di sì, senza pensarci su. Da quel 20 giugno la nostra vita è finita, essendo oltretutto Manuel il nostro unico figlio ed ora la possibilità di poter essere d’aiuto a dei ragazzi attraverso il suo cavallo ci rende felici e ci aiuta ad andare avanti. Ma non sono loro a dovermi ringraziare, sono io a ringraziare loro. Non vedo l’ora di incontrarli”.

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