Attesa per la prossima estate la riapertura della Villa Comunale di Roseto al pubblico.
Il vice sindaco Angelo Marcone sta valutando le soluzioni che potranno essere adottate per riconsegnare alla città l’antico edificio i cui lavori di ristrutturazione non sono però stati ancora portati a termine. Tra le idee al momento al vaglio, c’è quella di una riapertura parziale del manufatto che dovrebbe interessare solo i locali al pian terreno. Qui i lavori sono stati già completati.
Da ultimare ci sono ancora gli interventi al piano superiore, in modo particolare al sottotetto per i quali circa due anni e mezzo fa si è dovuto procedere con una variante in corso d’opera, in attesa di fondi necessari per l’ultimazione. La città però non può aspettare. Il lucchetto al cancello dell’ingresso principale è stato sistemato circa 4 anni fa e da allora non è stato mai rimosso, tranne per consentire ai mezzi l’accesso per scaricare i materiali per i lavori di ristrutturazione.
L’amministrazione rosetana di sicuro garantirà una riapertura e quindi un accesso al pubblico degli ampi giardini, per la sistemazione dei quali furono spesi a suo tempo circa 100mila euro. La Villa Comunale rappresenta da sempre lo scrigno della cultura rosetana. Nei locali del seminterrato era stata allestita dall’infaticabile Mario Giunco, funzionario del Comune oggi in pensione e responsabile del settore cultura, una emeroteca che poche città possono vantare.
Lo stesso vice sindaco Angelo Marcone, che ha chiesto di esaminare le carte per capire quali sono realmente i margini di una riapertura seppur graduale della Villa, ritiene che sia giunto il momento di ultimare tutte le opere.