Teramo. Un sit-in dei dipendenti della Selta di Tortoreto, in concomitanza dell’incontro convocato nella nella sede della Provincia.
L’incontro, richiesto dalla FIM CISL e dalla FIOM CGIL di Teramo, ha avuto come tema centrale la richiesta di concordato preventivo avanzata dalla Selta al Tribunale di Milano e le conseguenze in termini economici ed occupazionali che questa avrà, in particolare sulle 90 lavoratrici e lavoratori del sito di Tortoreto.
Ha parlato così Mirko D’Ignazio, segretario generale della Fiom Cgil di Teramo, presente al presidio: “Ad inizio dicembre la Selta ha chiesto il concordato preventivo, in attesa della presentazione del piano, per scongiurare il rischio del fallimento. L’incontro lo avevamo già chiesto da un po’ di tempo perché percepivamo una differenza di considerazione tra lo stabilimento principale a Piacenza e quello di Tortoreto, che temevamo volesse essere scaricato dall’azienda.
L’incontro di oggi verterà sui passaggi pratici del concordato preventivo e sarà un’occasione per ribadire la permanenza del sito a Tortoreto. Avevamo invitato anche Giovanni Lolli (presidente della Regione Abruzzo, ndr) ma non è potuto venire. Però ci ha invitato a chiedere una convocazione del tavolo regionale che arriverà appena la riunione sarà conclusa”.
ANDREA URSINI