Vecchio stadio di Teramo, “Non toccate la tribuna” VIDEO

Da semplici cittadini, questa mattina il professor Elso Simone Serpentini ed il mister Antonio Valbruni hanno fatto le loro annotazioni sulle idee dell’amministrazione comunale circa il recupero del vecchio stadio, progetto (ancora da definire) per cui il Comune di Teramo ha ottenuto una rimodulazione dei fondi del bando delle periferie per oltre sette milioni di euro.

 

Presente anche l’ingegnere Umberto De Flaviis, che ha sottolineato la sua idea progettuale che verte su un non abbattimento e su una ristrutturazione degli spogliatoi con la costituzione di una SpA “aperta a chiunque” ed un intervento del Comune per recuperare il manto. Alla conferenza di questa mattina ha parzialmente assistito anche il candidato sindaco, Carlo Antonetti. Tra i presenti anche Antonio Topitti.

Per il sindaco uscente e candidato, Gianguido D’Alberto, “L’amministrazione comunale ha lavorato in questi mesi per ottenere una rimodulazione dei fondi del bando delle periferie che consentisse anche la riqualificazione del vecchio campo sportivo cittadino. Una finalità perseguita con determinazione per impedire che fosse dispersa la tradizione di un luogo tanto caro ai teramani e dare voce alle oltre 5.000 firme raccolte negli anni scorsi contro l’abbattimento della gloriosa Curva Est e la cancellazione del glorioso ‘Comunale”. Chi ci aveva preceduto, infatti, non aveva tenuto conto di tutto questo e aveva ideato la demolizione del vecchio stadio. La nostra sarà invece una proposta progettuale partecipata, che accoglierà in sé le osservazioni fatte dai cittadini, in un confronto costante con i cittadini, con i rappresentanti del mondo dello sport e delle associazioni. Con l’approvazione delle linee di indirizzo si avvia il percorso di rigenerazione urbana della zona, all’interno del quale c’è anche la riqualificazione dell’ex stadio, da collegare con le strutture sportive vicine, casa dello sport e palestra San Giuseppe. Decideremo insieme alla città come coniugare rigenerazione urbana e riqualificazione del nostro amato Comunale, recependo le proposte che troveranno riscontro nelle diverse fasi di progettazione. Il progetto non potrà comunque non tenere conto della normativa soprattutto sotto il profilo della sicurezza, che impedisce la realizzazione di un impianto con presenza di pubblico superiore alle 2.000 unità. Quello che ne verrà fuori, in un futuro molto prossimo, sarà un impianto riqualificato, che vedrà salvaguardata la gran parte della preesistente struttura, e che offrirà risposte alle diverse esigenze delle società sportive”.

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